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Caicedo, stamani altra lite con Inzaghi per Milan-Lazio: insiste per andare via
Contro il Milan, Inzaghi ha tenuto fuori Caicedo con una scelta che è apparsa subito punitiva, a causa della volontà - che l’attaccante ha manifestato al ds Tare - di lasciare la Lazio. Non lo ha schierato in avvio, preferendogli l’acciaccato Correa (che si è rotto alla mezz’ora). Non lo ha inserito al posto dell’argentino, mandando in campo l’impalpabile Muriqi. E non lo ha utilizzato al posto di Immobile nell’ultimo quarto d’ora, puntando su Andreas Pereira. Nel brevissimo confronto di stamani, il messaggio che Caicedo ha recapitato a Inzaghi è stato più o meno questo: la prova di forza di Milano non ha avuto alcun senso.
La verità è che Caicedo intende a tutti i costi lasciare la Lazio a gennaio. Vuole avere maggiori possibilità di giocare e sa che in biancoceleste - con super Immobile e Muriqi, un investimento di 20 milioni da valorizzare a prescindere - questo non succederà. Il suo proposito è fermo e si scontra con la volontà di Inzaghi, che punta a tenerlo con sé, memore dei problemi che gli ha sempre risolto. Già domenica, ad esempio, la Lazio avrebbe bisogno di lui, visto l'infortunio di Correa.
Caicedo confida molto nella Fiorentina, che ha individuato come la sua destinazione ideale, sostenuto dalla moglie. In queste ore a Firenze è in programma un vertice di mercato che potrebbe dare il via libera al tentativo di assalto al centravanti ecuadoriano. Prandelli e Pradè sono convinti che Caicedo sia l’uomo giusto per garantire gol ai viola, il ds è però preoccupato dalla richiesta economica che potrebbe avanzare Lotito. La Fiorentina è disponibile a spendere 5 milioni, non pochi per un calciatore di 32 anni con il contratto in scadenza nel 2022, ma chiudere certe operazioni con il presidente della Lazio non è mai facile. Di sicuro, se resterà a Roma, Caicedo lo farà contro la sua volontà.
@steagresti