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    Lazio mostruosa solo per 45', alla Samp non basta il cobra-Quagliarella. Ma senza il rosso a Ramirez...

    Lazio mostruosa solo per 45', alla Samp non basta il cobra-Quagliarella. Ma senza il rosso a Ramirez...

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    La Lazio torna in lotta per la Champions. Sarà un’impresa difficilissima, ma la  vittoria di Marassi, maturata con un primo tempo da applausi e con la doppietta di Caicedo, l'ha rimessa in corsa. La Samp, al contrario, esce quasi definitivamente dalla battaglia per l'Europa League: dal 7° posto, occupato per ora proprio dalla Lazio, oggi è distante 7 punti. Se il primo tempo era stato di Inzaghi, il secondo è diventato di Giampaolo che può recriminare per l'ingiusta espulsione di Ramirez poco prima dell’intervallo: in parità numerica sarebbe stata probabilmente un’altra storia. Per la Lazio due gol e due pali, per la Samp un gol e un palo. Al 90', complimenti a tutti, ci hanno fatto divertire.

    AVVIO LAZIO - Venti minuti fantastici, di sola, grande Lazio con un protagonista assoluto, Felipe Caicedo, l'uomo della doppietta. Il primo gol lo ha voluto, inventato e segnato da solo, il secondo è stato costruito in contropiede, due passaggi e un cross prima del colpo di testa dell'ecuadoriano. Inzaghi lo aveva preferito a Immobile e la scelta gli ha dato ampiamente ragione. Per 45 minuti Caicedo e Correa hanno imperversato nella metà campo doriana, impossibili da contenere per Ekdal e la linea difensiva blucerchiata.

    IL VANTAGGIO - La Lazio ha segnato dopo appena 3' per un imperdonabile e doppio errore di Colley, che ha prima perso la palla una decina di metri oltre al linea del centrocampo e poi, cercando di recuperare su Caicedo, anziché portarlo sull'esterno, ha tentato l'intervento diretto ma ha perso il duello fisico e permesso all'attaccante ecuadoriano di battere Audero in uscita. Ma più dei chiari demeriti di Colley va sottolineata la forza, la rabbia e anche la tecnica (nella conclusione di sinistro) del laziale. Curiosità: il gol realizzato dopo 2'11'' è stato il più veloce della Lazio in questo campionato.

    IL RADDOPPIO - Dopo altri 16' il 2-0, frutto di un’intuizione di Lucas Leiva (ha interrotto un'azione d'attacco della Samp), di uno strappo di Correa, di un attacco a fascia libera (Murru era rimasto staccato in attacco) di Romulo, del suo cross, e dello strepitoso stacco di testa di Caicedo che ha battuto nettamente Tonelli. Il quale, pochi minuti prima, aveva preso il posto di Colley, uscito per un problema allo stomaco. L'ecuadoriano ha segnato in Serie A solo 4 gol in trasferta, tre a Marassi contro la Samp.

    SOLO LAZIO - La squadra di Inzaghi stava dominando. A Simone mancava un bel pezzo del reparto di qualità (Luis Alberto e Milinkovic erano squalificati), ma nessuno se n'è accorto in quella fase di partita. Funzionava tutto: la linea difensiva dove rientrava Wallace dopo tre mesi, il sostegno di Cataldi, la regìa di Lucas Leiva, il lavoro aggressivo di Parolo (alla 300° partita di Serie A), la corsa di Lulic (che però salterà la sfida con l'Atalanta per squalifica), la difesa-attacco di Romulo e poi quei due davanti, troppo più in là di una Samp che ha accusato eccessivamente il gol in apertura e per tutto il primo tempo non si è più ripresa.

    SAMP IN CRISI - La Lazio stava giocando come a San Siro contro il Milan in Coppa Italia, con qualità, ritmo e autorevolezza. La Samp non sapeva come opporsi. Sembrava ancora appesantita dalla pesante sconfitta di Bologna. Non era ancora la Samp del girone d'andata: nel ritorno, ha perso 8 volte e 4 proprio a Marassi. Praet e Linetty non trovavano la posizione, Ekdal non era capace di impostare la manovra, a Quagliarella in tutto il primo tempo è arrivato solo mezzo pallone giocabile e dietro era un disastro.

    ESPULSIONE INGIUSTA - Per arrivare dalle parti di Strakosha, la squadra di Giampaolo aveva una sola possibilità: i calci piazzati. Sul primo, di Ramirez, il portiere albanese ha fatto una paratona; sul secondo (cross di Praet, colpo testa di Defrel), l'intervento di Strakosha è stato meno impegnativo. Come se non bastassero i problemi che alla Samp stava creando la Lazio, è arrivata anche l'ingiusta decisione di Maresca che al 44' ha ammonito per la seconda volta Ramirez e l'ha espulso. Il primo giallo (al 23') era stato giusto, l'uruguayano aveva protestato per una mancata ammonizione a un avversario, ma sulla seconda probabilmente non c'era nemmeno fallo su Leiva: Maresca, forse ancora stizzito per quanto era accaduto in occasione del primo giallo, gli ha mostrato impettito il cartellino in faccia. Nell'intervallo Giampaolo ha cambiato ancora inserendo Jankto al posto di Linetty e schierando la Samp col 4-4-1, con Defrel a destra e Quagliarella unica punta. La mossa del tecnico doriano darà ottimi risultati, come quelle successive.

    QUAGLIARELLA 150 IN A - Con tanto spazio a disposizione, la Lazio si è messa a palleggiare a lungo ma con lentezza, in attesa di aprire un varco buono. Come è successo al 9', quando Caicedo ha messo sul destro di Romulo la palla che l'italo-brasiliano ha mandato sulla base del palo. Inzaghi stava urlando dalla panchina: "Bisogna fare il terzo". Voleva chiuderla perchè sapeva che davanti la Samp ha un cobra. E' bastata una fiammata per cambiare la partita. Numero stupendo di Ekdal su Lucas Leiva, palla in mezzo all'area dello svedese, Acerbi di testa ha alzato la traiettoria e tagliato fuori i suoi compagni, all'altezza del dischetto del rigore il cobra-Quagliarella ha addomesticato il pallone e l'ha scaraventato in rete. Sempre più capocannoniere con 23 gol, questo vecchiaccio che continua a stupire è arrivato alla 150a rete in Serie A. Fra i giocatori in attività è quello che ha segnato di più.

    ORA LA SAMP - Sul 2-1 è cambiata la partita e pochi minuti dopo il gol del bomber, Murru ha centrato il palo con un sinistro terrificante dal limite dell'area. La pressione doriana era tale che non si notava la sua inferiorità numerica. Inzaghi ha messo Immobile al posto di Caicedo e Ciro ha piegato la traversa su punizione: era il suo legno numero 9, il numero 17 di tutta la Lazio. E' pure un... quasi record: solo Messi (10) ha colpito più pali/traverse di lui nei maggiori 5 campionati d'Europa. Un minuto dopo, Defrel si è mangiato clamorosamente il gol del 2-2 a porta vuota, deviando male la palla. Per raffreddare il gioco, a un quarto d'ora dalla fine è entrato Badelj per Cataldi, Giampaolo ha risposto con Gabbiadini al posto di Sala. L'ex Southampton era il quarto a destra nel 3-2-4 per l'assalto finale con Defrel di nuovo accanto a Quagliarella, con Jankto a sinistra e, come detto, Gabbiadini a destra. La Lazio ha chiuso in grande affanno, ma la spinta, l'orgoglio e le idee di Giampaolo non sono bastate alla Samp per riacciuffare una partita che aveva perso con un primo tempo sbagliato. Peraltro a Parma non avrà Ramirez, Tonelli e Sala, tutti squalificati.

    IL TABELLINO

    Sampdoria-Lazio 1-2 (primo tempo 0-2)


    Marcatori: 2' p.t., 19' p.t. Caicedo (L), 12' s.t. Quagliarella (S)

    Assist: 19' p.t. Romulo (L).

    Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Sala (37' s.t. Gabbiadini), Ferrari, Colley (16' p.t. Tonelli), Murru; Linetty (1' s.t. Jankto), Ekdal, Praet; Ramirez; Defrel, Quagliarella. All. Giampaolo.

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Wallace, Acerbi, Bastos; Romulo (23' s.t. Marusic), Parolo, Leiva, Cataldi (32' s.t. Badelj), Lulic; Correa, Caicedo (18' s.t. Immobile). All. S.Inzaghi

    Arbitro: Fabio Maresca della sezione di Napoli

    Ammoniti : 22' p.t. Ferrari (S), 23' p.t., 44' p.t. Ramirez (S), 32' p.t. Acerbi (L), 26' s.t. Wallace (L), 28' s.t. Tonelli (S), 44' s.t. Murru (S), 45' Lulic (L), 46' Sala (S),

    Espulsi : 44' p.t. Ramirez (S).
     

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