Cagliarimania:| Violare il 'Franchi' si può
Fiorentina-Cagliari si preannuncia come la classica partita di fine campionato. Per entrambe le squadre infatti l'obiettivo è stato raggiunto in anticipo (anche se per i viola la salvezza non era la meta prefissata ad inizio stagione); quindi ci si può aspettare o una partita noiosa o al contrario una gara spettacolare senza tatticismi esasperati. Ma a ben vedere per i rossoblù di Ficcadenti ci sono svariati motivi per ben figurare a Firenze. In primo luogo per sfatare il tabù trasferta che da troppo tempo pesa sul cammino della squadra.
L'ultimo punto conquistato lontano dal Sant'Elia (...e dal Nereo Rocco) risale infatti al 19 febbraio, quando i rossoblù guidati allora da Ballardini pareggiarono 0-0 con l'Udinese. Da allora solo sconfitte, ben sei (tra le quali brucia particolarmente quella di Napoli, con sei reti al passivo). E' giunto il momento di interrompere la lunga serie negativa e regalare ai tifosi la gioia di una vittoria in trasferta, in un campo peraltro dove il Cagliari non vince da ben 40 anni (l'ultimo successo risale infatti al 9 aprile 1972, con un gol di Gigi Riva).
La Fiorentina attuale è tutt'altro che imbattibile, ancora scossa dal caso Rossi-Ljaijc e decimata dalle assenze; il colpaccio si può quindi tentare. Una vittoria domenica pomeriggio consentirebbe al Cagliari di raggiungere la stessa Fiorentina a 45 punti e di rendere meno amaro questo campionato costellato da troppe polemiche. Ficcadenti dovrà fare a meno di Pisano e Cossu squalificati e, forse, del bomber Pinilla affaticato.
Probabilmente ci sarà spazio per qualche giovane e per chi ha giocato con poca continuità, e magari potremmo vedere all'opera, almeno per uno spezzone di gara, lo svedese Sebastian Eriksson, che si è ripreso dall'infortunio ma che non ancora esordito in campionato. Chi di sicuro sarà in campo è Daniele Conti. Il capitano tenterà di eguagliare (se non superare) il suo record di marcature in campionato (cinque reti) nella sua partita numero 356 in maglia rossoblù.