La matematica ha dato il suo verdetto: il Cagliari è salvo. Una salvezza ufficializzata al termine di una partita persa, giocata in un clima quasi surreale, in uno stadio deserto. Una salvezza che non ha avuto grandi festeggiamenti, cortei di auto per la città, statue imbandierate e via dicendo. Una salvezza senza entusiasmo, quasi anonima. Eppure sarebbe oltremodo ingeneroso liquidare in questa maniera la stagione rossoblù. Soprattutto nei confronti dei giocatori e dell'allenatore che, seppur con gli inevitabili alti e bassi, hanno dimostrato di meritare un posto nella massima serie. Certo, ai tifosi sarebbe piaciuto conquistare la matematica certezza della permanenza in serie A battendo il Genoa, senza dover attendere il risultato del Lecce e senza dover fare ulteriori calcoli su scontri diretti e quant'altro. Ma è andata così, e dobbiamo essere soddisfatti. Se non entusiasti, almeno soddisfatti.

Non bisogna dimenticare le difficoltà che hanno disseminato il cammino della squadra. A cominciare dall'instabilità della guida tecnica (da Donadoni a Ficcadenti, poi Ballardini e ancora Ficcadenti), che ha sicuramente influito sul rendimento della squadra. Così come hanno influito negativamente gli infortuni subiti da giocatori importanti (Astori, Nenè, Dessena, lo stesso Eriksson, di cui non conosciamo il valore non avendolo mai visto in campo) e il rendimento deludente dei nuovi acquisti, sui quali erano riposte aspettative decisamente maggiori (El Kabir, Rui Sampaio). Per non parlare della vicenda stadio, che ha contribuito a rendere 'elettrico' l'ambiente, costringendo i tifosi a effettuare delle lunghe trasferte per vedere i loro beniamini anche nelle partite sulla carta casalinghe.

Al di là di tutte le critiche che possiamo muovere nei confronti del presidente Cellino, bisogna però riconoscergli un grande merito: quello di aver mantenuto la squadra ad alti livelli per tanti anni. Il Cagliari infatti disputerà nella stagione 2012-2013 il suo 9° campionato di serie A consecutivo. E non è poco. Il record è di 12 campionati consecutivi (stiamo parlando degli anni d'oro di Gigi Riva), piano piano ci stiamo arrivando. E a proposito di record, domenica arriva l'imbattuta Juventus. Magari i rossoblù hanno in mente uno scherzetto per la Vecchia Signora... E allora si che la salvezza si potrà festeggiare come si deve!