Getty Images
Cagliarimania: una rabbia che dovrà essere trasformata in energia positiva
Dicevamo del Cagliari, però. I 90' minuti di ieri, anzi per meglio dire i 97'30'' di ieri, grazie al recupero monstre dato dall'arbitro Maresca, lasciano tanto rammarico e tanta rabbia tra i rossoblù. Il pareggio al 92' di Luis Alberto avrebbe di per sè rappresentato una beffa, ma il gol di Caicedo a tempo ultra scaduto ha acuito ancora di più questa rabbia. I ragazzi di Maran avrebbero certamente meritato di più nel match della Sardegna Arena, questo è fuor di dubbio, ma invece che prendersela con l'arbitro, che serve a poco o nulla, bisogna analizzare gli errori che hanno portato alla sconfitta.
La Lazio ha un potenziale enorme, è la squadra più in forma del campionato e la vittoria sarebbe stata un'impresa. Il merito del Cagliari è quello di aver limitato giocatori come Immobile, Milinkovic Savic, Correa, lo stesso Luis Alberto (almeno fino al secondo minuto di recupero); il demerito, però, è quello di non aver chiuso una partita che andava certamente chiusa, viste le occasioni avute. Nainggolan, Simeone, Joao Pedro e Faragò si sono presentati per ben 4 volte soli davanti a Berisha: sul belga è stato bravissimo il portiere albanese, sull'argentino è stata decisiva la poca lucidità al momento del tiro, sul brasiliano è stato decisivo un intervento disperato di Acerbi, mentre nell'ultima occasione, quella di Faragò, c'è stata la sfortuna di una scivolata nel momento più bello. E a quel punto, visto che quattro occasioni nitide alla Lazio non gliele puoi lasciare, è arrivata la beffa finale.
Il mea culpa, la rabbia, la frustrazione dovranno ora essere trasformati in energia positiva per chiudere al meglio il 2019. Udine rappresenta una sfida molto più difficile di quella che sembra e se si vuole andare in vacanza nel migliore dei modi, l'unico obiettivo è quello della vittoria.