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    Cagliarimania:| La salvezza è possibile

    Cagliarimania:| La salvezza è possibile

    I numeri fanno paura: sono cifre che portano dritti in serie B. Sei sconfitte consecutive, due punti nelle ultime nove partite, trentacinque gol subiti (peggior difesa) e solo diciassette reti segnate, record di cartellini gialli (64) e rossi (5). Ma, nonostante questa situazione a dir poco critica, in casa rossoblù affiora un certo ottimismo. Le ultime due partite, a dispetto dei risultati negativi, hanno infatti dimostrato che la squadra è viva e vegeta; non a caso è stata capace di mettere in difficoltà prima la capolista Juventus (che ha ottenuto la vittoria solo nei minuti finali) e poi la Lazio, che ha dovuto aspettare un regalo di Orsato in versione befana per avere la meglio sui rossoblù. Insomma, la precaria situazione in classifica non ha demoralizzato l'ambiente: i presupposti per una risalita (la salvezza nella stagione 2007-2008 sotto la guida di Ballardini insegna), ci sono tutti.

    Al varco ci sono tre partite che definire fondamentali è un eufemismo, dove conta solo vincere. Genoa, Atalanta e Palermo: tre dirette concorrenti per la salvezza che dovranno sudare sangue per ottenere punti contro i rossoblù. A suonare la carica è, come spesso è accaduto in passato, capitan Conti. In settimana il centrocampista romano (fresco di rinnovo contrattuale) ha chiamato a raccolta i tifosi per la partita di domenica contro il Genoa, garantendo da parte della squadra il massimo impegno per uscire dalle sabbie mobili della bassa classifica. Inutile sottolineare che è di vitale importanza iniziare nel migliore dei modi il girone di ritorno.

    Domenica non ci saranno Agazzi e Cossu squalificati (altro 'regalo' di Orsato nel match contro i biancocelesti), ma Lopez e Pulga hanno ormai imparato a convivere con le assenze di pedine importanti. Il gruppo è più che mai unito, lo dimostra il fatto che nessuno ha chiesto di andar via nella sessione invernale del mercato. Chi scenderà in campo pertanto è consapevole che sarà una battaglia da vincere ad ogni costo, dove non saranno ammessi cali di concentrazione. E sarà cosi sino al termine del campionato. Non solo i giocatori devono dare il massimo, anche ai tifosi spetta un ruolo decisivo nella corsa verso la salvezza. Con lo stadio pieno e un sostegno costante sarà difficile per il Genoa - e per tutte le altre squadre - andar via felici dalla Sardegna.

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