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    Cagliarimania: la rosa manca di profondità. La squadra esce da Firenze con le ossa rotte, in tutti i sensi

    Cagliarimania: la rosa manca di profondità. La squadra esce da Firenze con le ossa rotte, in tutti i sensi

    • Antonio Cinus
    Il Cagliari di Walter Mazzarri esce dal match di Firenze veramente con le ossa rotte. Il risultato di 3 a 0, che poteva essere anche più rotondo, è stata una dura lezione per i sardi, che ora dovranno fare i conti con il morale in vista della partita di mercoledì prossimo.

    Il tecnico ora non avrà a che fare solamente con una rosa non in piena condizione mentale perché negli ultimi giorni alcuni pezzi del puzzle si sono rotti.
    Diego Godin ha alzato bandiera bianca prima della partenza per Firenze, Kevin Strootman (appena recuperato sotto tutti i punti di vista) è andato in tribuna, Martin Caceres ha lasciato il campo dopo appena 20 minuti e Nahitan Nandez ha chiesto la sostituzione al 70esimo. Ora sono tutti in dubbio per la delicata sfida contro la Roma di José Mourinho.

    La disfatta di Firenze ha però mostrato molte lacune, soprattutto dal punto di vista di profondità della rosa. Se il Cagliari perde i pezzi migliori della squadra non ha una panchina all'altezza. È questo è un grande problema perché al mercato, che verrà diretto da Mazzarri, mancano ancora due mesi pieni e non è detto che la società possa accontentare il neo tecnico in tutte le richieste. Anzi, lo stesso Passetti ha detto che probabilmente le entrate saranno veramente limitate. Senza contare poi che probabilmente bisognerà risolvere la "grana" Nandez, ormai in uscita.

    In tutto ciò il tecnico non è ancora riuscito a far imporre il proprio gioco alla squadra e per questo probabilmente servirà ancora del tempo. Il tempo però passa e non bisogna sbagliare troppo, anche perché si rischia che le concorrenti dirette inizino a tentare la fuga ed i miracoli rossoblù non possono ripetersi ogni anno.

    Mercoledì è ormai dietro l'angolo. Arriverà la Roma, una sfida sulla carta dura ma certamente non impossibile. Ad aiutare la squadra, ormai in netta difficoltà, ci sarà il pubblico e chissà che, grazie al 12esimo uomo in campo, non si possa compiere l'impresa.
     

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