Cagliarimania: finalmente si conclude un marzo disastroso. Dopo la pausa ci sarà il momento della verità
Il Cagliari di Walter Mazzarri finalmente si lascia alle spalle un marzo dal sapore veramente amaro. Le ultime tre partite hanno lasciato poco di buono, anzi, hanno rigettato nella paura una squadra che in alcuni tratti è apparsa abbastanza stanca. I due mesi di fuoco che hanno portato il Cagliari al quartultimo posto sembrano già un lontano ricordo.
I rossoblù tengono botta alla capolista Milan per un tempo nonostante i ritmi alti della partita prima di capitolare davanti a un’invenzione di Bennacer. Anche questa volta la gara è stata persa a centrocampo, con Kessié e proprio Bennacer che una volta prese le misure hanno padroneggiato alla grande. Intanto si recrimina un calcio di rigore per via di un'uscita in ritardo di Maignan su Lovato anche se, sappiamo benissimo, che non bisogna appigliarsi ai singoli episodi.
Ma il dato che spaventa maggiormente è quello dei tiri nello specchio della porta. Solamente uno, al 90esimo inoltrato. E fidatevi che, anche se fosse entrato quel colpo di testa di Pavoletti (finito sulla traversa) la situazione non sarebbe stata diversa. Il gioco offensivo sta latitando ed è un grosso campanello d’allarme in vista del finale di stagione.
Nelle ultime tre partite il Cagliari ha tirato nello specchio della porta solamente cinque volte. Troppo poco per una squadra che dovrebbe salvarsi dando il tutto per tutto in ogni singola azione. Se non si tira in porta i gol non arriveranno e senza gol le altre squadre avranno la possibilità di mettere la freccia senza troppi problemi. Si, dopo due mesi di bel calcio e di tranquillità il Cagliari sente nuovamente sul collo il fiato delle dirette avversarie. I punti di vantaggio sul Venezia di Paolo Zanetti restano tre, con la consapevolezza che i lagunari dovranno recuperare il match contro la Salernitana e che quindi potrebbero agguantare i rossoblù senza problemi.E se fino a qualche settimana fa, oltre alla Salernitana, l’altra grande candidata per la Serie B era il Genoa, beh, ora le cose sono cambiate del tutto. Dall’arrivo in panchina di Blessin i liguri hanno collezionato 7 pareggi e 1 vittoria, toccando la soglia dei 22 punti e portandosi anche loro a -3 dai ragazzi allenati da Walter Mazzarri. Per fortuna davanti non stanno correndo e, a parte la vittoria della Sampdoria (che si porta a 29 punti insieme allo Spezia) non si registrano grossi movimenti.
Ora per fortuna arriva l’ultima sosta della stagione, l’ultima prima dei verdetti finali. Alla ripresa in campo ci sarà l’importantissima sfida di Udine, dove è veramente vietato sbagliare. Ogni partita sarà una vera finale. Dopodiché i sardi avranno due sfide casalinghe, contro Sassuolo e Juventus, impossibili solamente sulla carta. Certo, per fare punti serve il Cagliari visto nei primi due mesi del 2022 e questa sosta potrebbe essere fondamentale proprio sotto questo punto di vista. Walter Mazzarri proverà a lavorare sulla testa dei giocatori e a ritrovare una forma che la squadra sembra aver perso. Per arrivare alla salvezza servirà anche il miglior Joao Pedro, ultimamente assente dal gioco offensivo. La speranza è che l’avventura con la maglia della nazionale possa essere d’aiuto per farlo tornare poi alla base carico per il finale di stagione.
Sarà importante avere una squadra unita, da coloro che giocano sempre a coloro che magari vedono raramente il campo. Un gruppo unito può fare la differenza e per arrivare alla tanto agognata salvezza serve veramente il contributo di tutti, anche di chi, verrà magari chiamato in causa per solamente un minuto.