Cagliarimania:| Acquafresca: c'eravamo amati
'Io ti ho amato sempre, non ti ho amato mai, amore che vieni amore che vai'. Ci permettiamo di citare le parole del grande Fabrizio De Andrè per sintetizzare la fine della tormentata storia d’amore tra il Cagliari e Robert Acquafresca. Dopo solo un anno di convivenza, la coppia non ha funzionato. E così Acquafresca torna a Genova, sponda rossoblù (chissà se De Andrè, grande tifoso genoano, sarebbe stato contento). In maniera decisamente più pragmatica e meno romantica, l’addio al bomber torinese può essere riassunto in questa frase: 'ti lascio perché mi costi troppo'. Per l’esattezza sei milioni di euro, che il presidente Cellino ha ritenuto eccessivi da dover versare nelle casse del collega Preziosi per il riscatto del giocatore.
Soprattutto alla luce del campionato non proprio esaltante disputato dal ventiquattrenne attaccante di origini polacche. Ma riteniamo di poter affermare che le responsabilità non sono tutte del giocatore. Il suo ritorno al Cagliari l’estate scorsa – ricordiamo che la precedente esperienza rossoblù tra il 2007 e il 2009 fu estremamente positiva con 24 reti in 68 partite – fu accolto con grandi squilli di tromba. Presentato come la ciliegina sulla torta, il salvatore della patria che avrebbe permesso al Cagliari di fare il salto di qualità, la realtà fu ben diversa. Acquafresca faticò a trovare un posto da titolare (con Bisoli in panchina riuscì a giocare tutti i 90’ solo in due occasioni) , complice l’annata straordinaria di Alessandro Matri. Giocare con poca continuità e per di più all’ombra del compagno diventato il perno dell’attacco non gli giovò.
E anche dopo la inaspettata cessione di Matri alla Juventus, il campionato di Acquafresca è stato altalenante. Dopo la doppietta siglata a Parma il 9 gennaio che regalò la vittoria ai rossoblù, sembrava avesse ritrovato la verve e l’incisività sotto porta che tutti abbiamo apprezzato nelle precedenti stagioni e che convinse Cellino a riportarlo in Sardegna. Ma non fu così. A parte il gol vittoria a Marassi proprio contro il Genoa e la doppietta nella chiacchierata trasferta a Lecce, le sue prestazioni sono state poco convincenti (come quelle di tutta la squadra d’altra parte). E così le strade si dividono. Sarà un addio o un arrivederci? In ogni caso auguriamo a Robert di trovare l’ambiente giusto dove esprimersi al meglio e tornare il bomber di una volta.