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    Cagliarimania: a pagare è sempre il mister, ma non in questo caso

    Cagliarimania: a pagare è sempre il mister, ma non in questo caso

    • Antonio Cinus
    Ormai in casa Cagliari continua a piovere sul bagnato. I rossoblù non sembrano trovare pace e nella giornata di ieri, a Genova, è arrivata la quinta sconfitta consecutiva in campionato. Il 2021 non sembra essere l’anno dei sardi (sia ben chiaro, non che lo scorso lo sia stato) visto che al momento nell’anno solare non hanno ancora realizzato un solo punto.. La classifica preoccupa, terzultimo posto a 14 punti, ma ciò che preoccupa di più (almeno sul momento) forse è ciò che è accaduto ieri nel post gara di Marassi.

    A sorpresa il presidente Tommaso Giulini ha annunciato di aver prolungato il contratto del tecnico fino al 2023. Una mossa che ha spiazzato tutti i tifosi, che ovviamente, post sconfitta, si aspettavano l’esonero del proprio allenatore. In tutto ciò bisogna dire che ormai è stato dichiarato apertamente il cambio dell'obiettivo della stagione, fine dei sogni europei, si deve pensare solo alla salvezza. E almeno su questo tutti sono stati ben molto chiari.

    Ed ora, molto probabilmente , vi dirò una cosa che sicuramente vi spiazzerà. La scelta del presidente non è pazza come può sembrare. Certo, a caldo anche a me è sembrata una scelta folle ma alla fine, dietro questa operazione, ci sono tanti validi motivi.

    In primis partiamo dal fattore progetto. Sono anni che in casa Cagliari si parla di questo progetto e poi ogni volta lo si smonta come niente fosse. Non sempre il primo anno è quello buono ma se si continua a cambiare tecnico come se nulla fosse si tornerà sempre al primo anno di ricostruzione. Certo, non sto dicendo che per questo motivo dobbiamo rischiare di retrocedere ma io sono convinto che il tecnico troverà a breve la giusta quadra (e anche un modulo fisso).

    In secundis per una volta è giusto mettere in discussione la squadra. Ultimamente la rosa non sembra essere unita e coesa come il periodo iniziale e questo potrebbe aver portato qualche malumore all’interno dello spogliatoio. Ogni volta si cercano rinnovi di contratto e quant’altro, ma va detto che per meritare il tutto bisogna anche dimostrare qualcosa sul campo. Nelle ultime partite abbiamo visto gente camminare, gente che non lottava su ogni pallone… e l’attaccamento alla maglia è la cosa che più conta.
     Lo stesso Giulini ha dichiarato che la squadra deve dare di più e che altrimenti, nazionali compresi, tutti saranno costretti a giocare in un campionato inferiore (cosa che nessuno si augura). Parole forti che però allo stesso momento devono far riflettere tutti.

    In terzis il fattore economico. La società non sta certo navigando nell’oro, visti anche i recenti problemi legati al coronavirus. Licenziare Di Francesco e prendere un nuovo tecnico equivarrebbe a doverne pagare due e bisogna evitare ciò. Certo, il prolungamento è stato un atto di coraggio ma di certo un gesto che lancia un segnale forte e chiaro.

    Ma ora bando alle ciance e subito testa al Sassuolo, le scuse son finite, sia da una parte che dall’altra ed è giunto il tempo di raggiungere l’obiettivo stagionale al più presto possibile. 
     

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