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    Cagliari-Juve, le pagelle di CM: Cuadrado è l'unica luce, per Dybala un tempo da incubo, poi la svolta

    Cagliari-Juve, le pagelle di CM: Cuadrado è l'unica luce, per Dybala un tempo da incubo, poi la svolta

    • Cinus e Balice
    Cagliari-Juventus 1-2
     
    CAGLIARI

    Cragno 6,5: prima ferma Zakaria con una super parata di gomito, poi tiene in piedi la "baracca" con una serie di ottimi interventi. Incolpevole sui gol.
    Altare 6: anche oggi nel momento del bisogno si è trasformato nella versione "macellaio". Sfortunato nel rimpallo sul gol del vantaggio ospite.
    Lovato 6,5: si trasforma in versione francobollo e placca perfettamente Vlahović per oltre 70 minuti. L'unica sbavatura della partita porta però al gol del serbo.
    Carboni 5,5: torna titolare dopo tre mesi ma come sempre gioca con grinta e carattere. Peccato per qualche errore di troppo.
    Bellanova 5,5: il treno rossoblù tira troppo il freno non portando a termine i compiti offensivi. Quest'oggi sono mancate le sue incursioni.
    Marin 6: primo tempo da vero protagonista, peccato si assenti nella ripresa.
    Deiola 6,5: a sorpresa in versione metronomo. Fa da filtro tra i reparti dimostrando personalità.
    (dal 34' s.t Keita Baldé s.v)
    Dalbert 6: nuovamente schierato per esigenza da interno di centrocampo ma questa volta coglie meglio le indicazioni e porta a casa la sufficenza.
    (dal 13' s.t Rog 5,5: non ha ancora il ritmo partita e si vede. Nonostante ciò prova a mettere ordine nel momento più delicato del match).
    Lykogiannis 5,5: usa il fisico per fermare qualche incursione ospite ma raramente si vede in fase offensiva.
    (dal 34' s.t Obert s.v)
    João Pedro 6,5: un tiro, un gol. Peccato che non sia servito per portare a casa almeno un punto.
    Pavoletti 5,5: prova a lottare con il fisico ma finisce nella doppia morsa Chiellini-de Ligt.
    (dal 21' s.t Pereiro 5: entra per svoltare la partita ma appare svogliato e nulla più).

    All. Mazzarri 5: passa in vantaggio contro la Juventus e poi decide di parcheggiare il pullmino. Tardivo nei cambi. Per la salvezza serve molto di più.
    JUVENTUS 
    Szczesny 6
    : sul gol non può nulla, per il resto non viene quasi mai impegnato.
    Danilo 6: d’esperienza, di rabbia se serve.
    De Ligt 7: è lui a trovare il colpo di testa vincente che permette alla Juve di arrivare all’intervallo in parità.
    Chiellini 6: temporeggia su Marin senza chiudergli alcuna linea, è lui spesso ad accompagnare la manovra nella metà campo avversaria cercando di suonare la carica.
    Cuadrado 7: perfetto l’assist per De Ligt, comunque lui prova sempre a creare superiorità numerica, quasi tutti i pericoli bianconeri passano dai suoi piedi (41' st Bonucci sv).
    Zakaria 6: di mazza chiodata e non di fioretto, spezza le ripartenze sarde.
    Arthur 6: in pratica resta a guardare Joao Pedro ricevere palla, stopparla, alzare la testa, calciarla senza alcuna pressione. Prova a dare ritmo alla manovra, senza particolare successo. Ma cresce alla distanza, il fatto che sia rimasto in campo fino alla fine è comunque un segnale.
    Rabiot 6: sfortunato in occasione del gol annullato a Pellegrini, mezzala pura, un passo indietro rispetto all’ottima prestazione effettuata con l’Inter (23’ st Bernardeschi 6: uno spezzone in cui non incide ma nemmno fa danni).
    Dybala 6: troppo facile per Marin rubargli palla e dare il via all’azione dell’1-0, ha i palloni per riscattarsi e li spreca. Un primo tempo abbondante da 5 insomma. Poi, proprio quando Allegri sembra intenzionato a sostituirlo, si accende e inizia a sfornare cioccolatini per i compagni. Un finale da 7, che riporta la media in sufficienza (36' st Kean sv).
    Vlahovic 6,5: sembrava l’ennesima prestazione in linea con le ultime, tanto lavoro sporco che permette i vari inserimenti in area dei compagni, però di nuovo zero gol, mentre non si contavano più le inquadrature in cui si sbraccia sconsolato. Poi la zampata, il rimpallo, vincente. Ma di pura foga, non era solo sfortuna prima, non è solo fortuna in quel caso.
     
    All. Allegri 6: l'importante era vincere e la Juve vince. Avvio e approccio da incubo, poi fa la partita con pazienza, sprecando troppo come sempre ma riuscendo a raddrizzarla anche con un pizzico di fortuna.
     

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