Un giorno titolare fisso, un altro secondo o terzo portiere, un altro partente sicuro. Se ne dicono e scrivono di tutti i colori, quando si parla di campagna acquisti. Michael Agazzi è al di sopra di tutte le voci di mercato. "Circa un mese fa il Presidente Cellino e il dg Marroccu mi hanno assicurato che ero un giocatore del Cagliari. Mi basta. Devo solo ringraziare il Presidente per la fiducia manifestata nei miei confronti".

Mentre Federico Marchetti vive una situazione difficile. "Lo stimo molto. E' un ragazzo eccezionale, ed è sempre stato prodigo di consigli".

In ogni caso, pare che sia il momento di Agazzi. "Darò tutto. Ho una grande carica, sta a me saper sfruttare l'occasione. I margini di miglioramento ci sono sempre: occorre lavorare in allenamento". Aveva debuttato in Serie A contro l'Inter a San Siro, domenica gli toccherà vedersela contro gli attaccanti palermitani affamati di gol. "Li conosco bene: ho l'abitudine di studiare gli avversari. A Palermo sarà difficile, ma cercheremo di farci trovare pronti".

Si è ambientato benissimo nell'ambiente cagliaritano, merito anche del particolare feeling tra sardi e bergamaschi. "Siamo simili: diffidenti all'inizio, poi quando scopriamo di avere davanti una brava persona, ci apriamo e dura per sempre. Quest'estate volevo conoscere meglio la Sardegna, quindi ho preso la macchina e con la mia fidanzata abbiamo percorso l'isola in lungo e in largo: nove giorni tra Cala Gonone, San Teodoro, Berchidda...il clima è eccezionale. Ieri mi ha chiamato mio padre: a Bergamo diluviava, qui c'erano 33 gradi e si andava al mare...".