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    Incubo finito: liberato il padre di Luis Diaz, la ricostruzione

    Incubo finito: liberato il padre di Luis Diaz, la ricostruzione

    • Redazione CM
    Incubo finito per Luis Diaz. È stato infatti liberato Luis Manuel Diaz, il padre del giocatore del Liverpool, che era stato rapito 12 giorni fa in una stazione di servizio della città di Barrancas, nel dipartimento colombiano di La Guajira, in Colombia. Il genitore del calciatore si trova attualmente in un buono stato di salute, non presenta segni di maltrattamenti ed è sotto la custodia di una commissione umanitaria delle Nazioni Unite. 

    IL RAPIMENTO - La vicenda è ormai nota. Il gruppo ribelle ELN (Esercito di Liberazione Nazionale) aveva rapito i due genitori di Luis Diaz nelle prime ore di domenica 29 ottobre. La madre era stata rilasciata dopo qualche ora mentre il padre era stato ancora trattenuto. Nelle scorse ore, il fratello del calciatore aveva anche fatto un appello in una trasmissione della tv colombiana RNC affinché i banditi dimostrassero che il genitore fosse ancora vivo. Anche il giocatore aveva provato a sensibilizzare sulla vicenda, mostrando una maglia con scritto 'Libertà per papà', dopo aver segnato un gol in Premier League. Dopo 12 giorni tribolati, è arrivato il lieto fine a una vicenda che ha tenuto in agitazione il mondo del calcio e non solo.

    LA CONFERMA - ​A dare conferma della liberazione di papà Diaz è stato l'Esercito colombiano insieme all'Onu, che lo ha preso in consegna dai guerriglieri alle 10.47 del 9 novembre (le 16.47 in Italia). A seguire anche il comunicato ufficiale della Federcalcio colombiana: "La Federcalcio colombiana ringrazia il Governo Nazionale, le Forze Militari e la Polizia Nazionale, nonché tutte le istituzioni e i funzionari che hanno reso possibile il rilascio di Luis Manuel Díaz, padre del nostro giocatore Luis Diaz. Il calcio come disciplina sportiva simboleggia il talento, la dedizione, il lavoro di squadra e i valori intrinseci dell’essere umano. In Colombia deve continuare a essere un punto di riferimento per il divertimento, la sana competizione, l’unità e la gioia. Insistiamo, quindi, sulla necessità di mantenere questa attività, così come coloro che in essa sono coinvolti, al di fuori di ogni scenario diverso da quello sportivo. Dietro un pallone scorrono i sogni e le illusioni di ragazzi e ragazze, giovani, donne, uomini e calciatori adulti, dei loro cari e di un intero Paese. Il calcio è passione e pace: nessuno pensi mai più di attentare a quella realtà!". IN CAMPO - Luis Diaz ha appreso la notizia mentre si apprestava a scendere in campo nella sfida di oggi contro il Tolosa in Europa League. Nel riscaldamento, il colombiano è apparso sorridente e di certo sollevato dalla risoluzione della questione.Incubo finito: liberato il padre di Luis Diaz, la ricostruzione

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