Bum Bum Juve, grande Napoli, suicidio Inter, disfatta Roma
di Xavier Jacobelli
Direttore www.quotidiano.net<http://www.quotidiano.net>
Il campionato parte con i botti e boccia clamorosamente l'Inter e la Roma. Dopo la splendida Lazio che venerdì sera aveva rischiato di battere il Milan a San Siro, ieri sera abbiamo ammirato un grande Napoli a Cesena. Oggi, la Juve ha fatto bum bum tramortendo il Parma con uno show che premia il coraggio di Antonio Conte; la Roma ha confermato che il suo problema non è Totti, ma Luis Enrique. In serata, l'Inter si è suicidata a Palermo su istigazione di Gasperini che ha sbagliato tutto ciò che poteva sbagliare. L'esatto contrario di Davis Mangia, 37 anni di Cernusco sul Naviglio, interista sfegatato, unica esperienza fra i professionisti alla guida della Valenzana in C2 prima di allenare la primavera del Varese, trasferirsi in Sicilia per fare altrettanto con i giovani rosanero sino a quando Zamparini non l'ha catapultato al posto di Pioli, peraltro con la qualifica di precario affibbiatagli pubblicamente dal suo presidente. Alla prima da allenatore in serie A, Mangia ha battuto i campioni del mondo per 4-3: chapeau.
Gasperini è un ottimo tecnico, si è guadagnato sul campo l'occasione più importante della carriera che Moratti gli ha offerto dopo la fuga di Leonardo. Ma tocca a Gasperini non sprecarla: il 6 agosto ha perso la Supercoppa di Lega a Pechino, cambiando i connotati all'Inter nella ripresa dopo avere impaurito il Milan nel primo tempo. Stasera a Palermo, ha mandato in campo una squadra squinternata, con Zanetti centrale (centrale!), Samuel e Lucio irriconoscibili, colati a picco da una difesa a tre che si è immediatamente qualificata come banda del buco; ha tolto Zarate 34 minuti dopo averlo inspiegabilmente schierato a scapito di Sneijder, salvo gettare precipitosamente nella mischia proprio l'olandese e proprio al posto dell'ex laziale. Tutto questo mentre Pazzini, l'attaccante più in forma è stato costretto a guardare i compagni: ma si può? No, che non si può.
Qui bisogna mettere subito in chiaro che, delle due l'una: o Moratti (che voleva Mihajlovic) e Branca (che ha scelto Gasperini) non conoscevano il calcio di Gasperini e questo sarebbe imperdonabile o lo cooscevano e allora dovevano mettergli a disposizione i giocatori che il tecnico voleva per adottare il 3-4-3. Urge una riflessione immediata e risolutiva: dietro l'angolo c'è il Trabzonspor che non è esattamente il Barcellona, ma se in Champions League rivedremo la stessa Inter di Palermo, milioni di tifosi nerazzurri possono prepararsi ad un'altra notte da tregenda.