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    Buffon sicuro: 'Italia, di figuracce a Euro 2024 non ne faremo. Razzismo? L'importante è la buona fede'

    Buffon sicuro: 'Italia, di figuracce a Euro 2024 non ne faremo. Razzismo? L'importante è la buona fede'

    L'ex portiere della Nazionale e capo delegazione azzurro Gigi Buffon è stato ospite di Alessandro Cattelan su Rai 2

    "Faccio un po’ da filtro tra i ragazzi, il mister e l’ambiente e poi dovrei fare le veci del presidente quando non c’è. Un ruolo in cui quando si dice la propria opinione bisogna stare a sentire per forza”. 

    AL POSTO DI VIALLI - “Una grande gioia dato che è stato prima ancora di Gigi Riva quell’incarico e sono felicissimo perché avevo un rapporto stretto con entrambi. L’idea di prendere il loro testimone è stato un orgoglio, loro per me sono stati due esempi e personaggi iconici e miti per il loro essere calciatori e per come erano nella vita. Il fatto di non farli rimpiangere è un qualcosa che mi responsabilizza molto”. 

    ITALIA A EURO 2024 - “È un gruppo di ragazzi seri, umili e sono contento di poter fare questi Europei insieme a loro. Sono convinto che comunque andrà brutte figure non ne faremo”.

    RAZZISMO - "Lo stadio viene un po' considerato un porto franco in cui ognuno può sfogare le proprie frustrazioni, il che è molto particolare. Il percorso per battere il razzismo è lungo ma è partito da parecchio tempo e qualche risultato positivo si è visto. Ogni tanto si ricade in qualche errore e polemica. L'importante è che se si sbaglia lo si faccia in buona fede e senza voler realmente ferire qualcuno perché a quel punto sarebbe molto grave. In linea di massima negli stadi e in molti ambiti sportivi dove c'è competizione si cerca di destabilizzare l'avversario e renderlo più 'nudo', colpendolo in un nervo scoperto. Questa è una sorta di scorrettezza perché nello sport dovrebbe vincere chi è migliore, non chi adopera dei mezzucci per crearsi dei vantaggi".

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