Buffon:| 'Non mi muovo dalla Juve'
Il portire bianconero: «Non faccio foto perchè mi alleno».
Buffon: "Dalla Juve non mi muovo".
La versione di Gigi vien fuori tutto d'un fiato, e con tono quasi scocciato, per le polemiche delle ultime settimane. Sulla sua lontananza dalla Juve, l'assenza dalla foto di squadra, il futuro. Buffon spiega. «Sto bene. Tutti mi chiedono come mai non ti si vede a Vinovo. Non mi si vede perché è dal 9 agosto che faccio due allenamenti al giorno. Sono parecchi. Però sono serviti, mi hanno aiutato tantissimo. Credo, da dicembre, di potermi aggregare finalmente ai miei compagni, alla squadra, e questo è già un grande traguardo».
E ancora: «Sulla foto mancata? Sinceramente non ho capito perché sia venuta fuori tutta questa confusione. Alla domanda di un addetto stampa che mi aveva avvertito della foto, ho detto che non avrei potuto presenziare perché avevo allenamento. Non capisco perché sia venuto fuori tutto questo caos: a ogni foto mancano sempre due o tre giocatori». Non se ne andrà, giura: «Il mio rientro? A dicembre riprendo ad allenarmi con i miei compagni, iniziamo a riprendere la condizione ottimale e quando il mister mi considererà in grado di poter giocare, lo farà. Ho detto che rientro a gennaio. Con la Juve? Certo, con la Juve». Che gli piace: «La nuova Juve sta creando una base, secondo me, molto importante, molto solida e molto giovane. Per cui, anche in ottica futura, si è lavorato bene». Il giudizio, però, lo darà la classifica: «Il gap con le due milanesi non è questione di vederlo o constatarlo, è questione di colmarlo con i fatti. A fine campionato, nel momento in cui si stilerà la classifica, si guarderà se la Juve ha accorciato il distacco, oppure no. È chiaro che se sei a 18 punti dal Milan, non è colmato; se sei a tre o quattro punti, vuol dire che te la puoi giocare. Il Milan è la squadra che potrà trionfare». Come da indole e stile, sconfina anche, senza bisogno di domanda, per difendere Rafa Benitez: «Devo dire che una cosa non mi va. Sono tutti questi attacchi a Benitez. Gioca con 18 infortunati e con 4 ragazzini ogni partita. E hanno anche il coraggio di criticarlo».
Buffon riemerge a Milano, per la presentazione dell'associazione nazionale calciatori (Anc), il nuovo sindacato alternativo all'Aic, del quale il portiere juventino è tra i fondatori insieme con Doni, Biondini e Del Grosso. Buffon e Doni sono i vice-presidenti, mentre il presidente è un professore universitario di diritto penale, Piero Gualtieri. A curare i rapporti con i media sarà Vittorio Feltri. Potranno iscriversi solo calciatori di serie A, o che hanno giocato nella massima divisione: «Per ora abbiamo raccolto circa 40 adesioni», spiegano i fondatori. La maggior parte tra Lazio e Atalanta. «Nessuno ci consulta su cose che ci riguardano - attacca Biondini - ad esempio le partite a mezzogiorno o le telecamere negli spogliatoi». Per Buffon è invece «inconcepibile giocare la sera d'inverno al Nord». Proprio quando tornerà lui.