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Buffon: "Con i videotelefonini non potevo più bere tre Moijto e ballare a petto nudo all'Hollywood"
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DEPRESSIONE - “È stata una fase delicata, sono arrivato alla conclusione che quel tipo di implosione che ho avuto c’è stata per un fattore principale, l’arrivo dei telefonini con i video. Perché io ero molto professionale, ma fino a 23-24 anni la domenica non rinunciavo all’uscita dopo la partita. Chiamavo gli amici e andavamo a ballare, era un momento di sfogo, avevo bisogno di quello, di trasgressione. Per me la trasgressione era anche bere tre Moijto. Ma con i telefonini non sono più uscito, perché se avessero pubblicato un video mio mentre ballavo all'Hollywood a Milano a petto nudo in pista mi avrebbe creato dei problemi enormi. Era una cosa che facevo e mi dava uno sfogo. Non avere più quella valvola, l'ho accusato: stavo sempre in casa a vedere la tv, e questa routine noiosa ha fatto sì che entrassi in uno stato d'animo che non mi dava stimoli. Dopo 4-5 mesi iniziavo a sentire le gambe pesanti, non riuscivo a reagire agli allenamenti come ero solito fare, e questo mi aveva impaurito. Poi il secondo step prende la testa. Sapevo che se fossi andato a letto mi sarebbe venuta l'ansia. E quindi andavo a letto tardi, poi alle 7 dovevo svegliarmi. Entri in un circuito vizioso dal quale non sai come uscire".
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Chissà quante ne ha timbrate Gigione