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    Bucciantini: cosa manca a Milan e Inter

    Bucciantini: cosa manca a Milan e Inter

    • Marco Bucciantini
    La settimana scorsa ci sembrò onesto avvertire che la voglia delle due squadre di Milano era importante per il torneo, insieme decisiva ai loro risultati ma ingannevole: copriva bene i difetti di squadre incomplete. Siccome il sito è ben frequentato, e i dibattiti sono sempre aperti a tutti, leggemmo di repliche che declinavano quell’aggettivo “incomplete” verso un più disilluso “inferiori”, se riferito a Juventus e Roma. Rispondendo qua e là ai lettori, chiarimmo queste lacune: per l’Inter, la difficoltà a girare subito la palla, con il primo passaggio, specie quando gli elementi tecnici si schiacciano sugli attaccanti ed Hernanes fa il fellone (gli succede). Poi, la mancanza di una seconda punta (o punta esterna) capace di variare schema o ritmo contro certe difese chiuse, anche per l’insistenza dei due attaccanti nella sola zona centrale, che toglie possibilità e linee di passaggio e finisce solo per accrescere la già profonda vocazione a portar palla dei centrocampisti. Per il Milan, indicammo una certa deficienza nella profondità dell’organico, e conseguenti duelli persi in alcune zone del campo, e la fragilità complessiva del centrocampo, di livello tecnico meno ambizioso di altri reparti e sicuramente improponibile per gli obiettivi massimi. In più, per tigna, ripetemmo i dubbi sull’inserimento tattico di Torres, ma ancora è questione da valutare a fondo. Le due partite del terzo turno hanno chiarito alcuni di questi ammanchi: poi, ogni aggettivo è buono e non è scontato che il tempo lavori a favore dei tecnici.

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