Bucciantini: Coda sublima le doti migliori di Cassano
Marco Bucciantini
Nella giornata di campionato di ieri, Cassano e Coda ci avevano avvertiti verso l’ora di pranzo che due attaccanti – se fanno insieme – possono invertire una partita. Il mattocchio barese può fare a piacimento, in questa Serie A, ma la sua migliore dote (la visione di gioco negli ultimi metri di campo) è sublimata dalla presenza di un compagno capace di addensare l’area e muoversi per entrambi. Massimo Coda è una biografia del nostro calcio impazzito. Da Cava de’ Tirreni emigra in Svizzera, mette da parte qualche gol, per questo lo compra 20enne il Bologna ma non lo fa giocare (però in compenso in questo sprofondo mostra goleador del calibro di Acquafresca, Moscardelli…). Coda lascia altri gol a Cremona, perfino a San Marino, dunque lo compra il Parma per pochi soldi, nelle solite ammucchiate estive dei ducali, con campagne acquisti-cessioni da 200 transiti l’anno, e poi lo gira in stock al Gorica, in Slovenia, assieme a un’altra mezza dozzina di giocatori. La squadra balcanica è una delle 4 consociate che il Parma usa come deposito: a Nova Gorica allena Apolloni, una vita in Emilia. Lì, Coda segna tanto, viene eletto miglior giocatore del campionato, torna a Parma con i suoi argomenti, e li mostra.