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    Roma, ecco la mossa per salvare in un colpo solo De Rossi e Bruno Peres

    Roma, ecco la mossa per salvare in un colpo solo De Rossi e Bruno Peres

    • Giovanni Patella
    (ENGLISH VERSION)

    Oggi la città di Roma, sponda giallorossa, si sveglia amareggiata, incapace di sorridere. La brutta sconfitta contro il Torino di Sinisa Mihajlovic, nonostante siano passate solo sei giornate di campionato, è "la goccia che fa traboccare il vaso". I nuovi acquisti non brillano, anzi rovinano e sbagliano molto. L'unica nota positiva rimane sempre Francesco TottiLuciano Spalletti non può puntare tutto su un giocatore che domani compirà 40 anni: per vincere ha bisogno del supporto e dell'esplosività dei giovani presenti nella rosa di cui dispone. Le sue dichiarazioni in conferenza stampa dopo la partita, che sottolineano i propri errori tattici oltre alla mancanza di mentalità ed equilibrio all'interno della squadra, pesano come macigni.
    Per rimediare, nessun ritiro punito, ma una settimana di sedute doppie in vista di due partite casalinghe (Astra in Europa League e Inter domenica sera) che diventano decisive per tutti. Ora rimane una sola e unica soluzione cambiare, per non sbagliare più. 

    CAMBIARE - Bisogna cambiare e ne è consapevole anche Luciano Spalletti. La Roma crea tanto e spreca tantissimo. La fase offensiva deve essere solo più precisa, infatti il vero problema della formazione giallorossa è la fragile difesa che viene bucata dai contropiedi avversari. Ieri letali quelli dei granata, guidati da Iago Falqué e Boyé che affossano una Roma incapace di opporsi con decisione anche ai movimenti del Gallo Belotti. "E' arrivato il momento di cambiare", queste le dichiarazioni del tecnico giallorosso dopo il clamoroso tonfo contro i granata. 
    L'allenatore della Roma dovrebbe prendere in considerazione non solo un cambio di mentalità, ma anche un cambio di modulo che permetta alla squadra di giocare con i giusti interpreti. 

    BRUNO PERES DISASTROSO - Il 4-2-3-1 è un sistema di gioco offensivo, spregiudicato e, se giocato con gli interpreti giusti, a tratti spettacolare. Non è il caso della Roma, che nel giro di una settimana ha perso due partite in campionato (a Firenze e a Torino) ma soprattutto aveva cestinato la qualificazione in Champions League contro il Porto. La retroguardia della Lupa viene bucata a ripetizione. Manolas & C. soffrono di solitudine e vengono abbandonati frequentemente. Lo schieramento dei due terzini risulta sempre di più una forzatura. Florenzi, nato come centrocampista offensivo, viene schierato con continuità nel ruolo difensivo. Ma il vero e proprio danno nella trasferta di ieri è stato l'ex di turno, Bruno Peres. La società giallorossa ha creduto molto nel calciatore classe '90, che al termine della stagione costerà quasi 17 milioni di euro. Il terzino brasiliano non sta dando l'effetto desiderato. La fase offensiva viene interpretata bene, quella difensiva invece è un vero e proprio disastro. Basti pensare al rigore regalato. Spalletti deve riuscire a trovare una soluzione che dia valore alla rosa, ma soprattutto ai nuovi arrivi sui quali la Roma ha tanto puntato ad inizio stagione. 

    DIFESA A 3, PERCHE' NO? - Cambiare, cambiare il più velocemente possibile. Luciano Spalletti potrebbe dare un nuovo volto a questa squadra, modificando sia la mentalità dei giocatori che la loro disposizione in campo. La scelta di una difesa a tre potrebbe dare più stabilità a una Roma che non ha equilibrio. Manolas e Juan Jesus o chi per lui (Rudiger è sempre più vicino al rientro dopo la sosta) riceverebbero così l'aiuto di un altro centrale difensivo, che garantirebbe di conseguenza una maggior copertura.De Rossi potrebbe diventare una risorsa unica. Il centrocampista di fede giallorossa puà essere impiegato sia come difensore, che come mediano in mezzo al campo. L'interpretazione dei due ruoli diventerebbe uno dei punti cardini della rinascita della squadra capitolina. I due terzini, FlorenziBruno Peres, riceverebbero di conseguenza una copertura difensiva più densa e potrebbero sfogare con maggior tranquillità le loro qualità offensive creando diversi problemi alle formazioni avversarie. Difesa a tre che non sarebbe una primizia assoluta per il tecnico italiano, che la ha già utilizzata in passato, prima a Empoli e poi a Udine. La partenza di Pjanic ha lasciato un vuoto enorme, ma con questo nuovo modulo la Roma, a centrocampo, limiterebbe la mancanza del bosniaco venduto alla Juventus. Strootman​ e Nainggolan sanno interpretare benissimo tutti i  ruoli del centrocampo e offrirebbero un ottimo supporto a un tridente d'attacco che crea molto ed è già il migliore del campionato. I presupposti ci sono, i giocatori anche. Ora bisogna trovare il coraggio di invertire la rotta. 
     

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