Bresciamania:| Un caos calmo
A Brescia regna il caos calmo. Come nel film che vedeva protagonista Nanni Moretti nei panni di un uomo alla ricerca di una nuova identità e una nuova vita, alla stessa maniera il Brescia sta vivendo settimane di assoluto caos alla ricerca di una serenità e una stabilità svaniti con la perdita della serie A. A Brescia si vive un caos appunto, un caos calmo. Nessuna polemica, nessun proclama. Tutto tace. Due i nodi cruciali sui quali la dirigenza sta vertendo. Il primo legato alla situazione societaria, con il patron Corioni indecisa sul da farsi: lasciare o continuare.
Un dubbio amletico che sembra aver trovato la sua soluzione nella volontà di Corioni di trovare nuovi soci ma allo stesso tempo rimanere al comando e al timone della società che per oltre vent'anni ha guidato. La definitiva soluzione della vicenda presidenziale e societaria al momento non esiste, poiché lo stesso Corioni, che aveva dato mandato ad uno studio di avvocati milanesi oltre un mese e mezzo fa di avviare le pratiche per una eventuale cessione, non ha ritirato la vertenza ma allo stesso tempo non ha trovato acquirenti pronti a rilevare il club. Un pasticcio che sta rischiando di compromettere anche altre situazioni, prima tra tutte quella legata all'allenatore.
Dato il benservito a Beppe Iachini, che ha preferito andarsene e non rimanere considerato il 'caos calmo' e a suo dire la mancanza di programmazione della società lombarda, il Brescia è al momento senza guida tecnica a un mese circa dall'inizio della nuova stagione agonistica. Tramontata la pista che portava a Montella (e nelle ultime ore pare anche quella che portava all'ex Menichini), il Brescia a conti fatti potrebbe giungere a pochi giorni dall'inizio del ritiro di Temù ancora senza tecnico. Così facendo la candidatura del giovane Javorcic, coadiuvato da Maifredi, sembra prendere sempre più piede anche perché si tratterebbe di una scelta fatta in casa.
Fermo il mercato allenatore, calmo e fermo è anche il mercato giocatori. Per Corioni la priorità è al momento vendere e cercare di vendere bene, dunque di acquisti non se ne parla. Paradossale è però il fatto che il mercato in uscita della società sembra lo stia facendo il dimissionario direttore sportivo Nani. A lui spetta, prima di andarsene, il compito di riuscire a cedere i migliori giocatori della rosa, gli elementi che hanno più mercato. Diamanti, Caracciolo, Eder in cima alla lista, cercando di monetizzare il più possibile dalle loro cessioni.
Su Diamanti lo Shaktar di Lucescu, per Caracciolo è asta in serie A con Fiorentina, Napoli e Genoa a contenderselo, mentre Eder piace alla Samp in serie B. E gli altri? Si cerca anche di ridurre gli stipendi pesanti o di mettere sul mercato anche chi ha lauti rimborsi come Zebina e Zanetti. Per la prossima stagione l'obiettivo sarà quello di salvarsi con una squadra composta da molti giovani. Ma con quale società? Con quale presidente? Con che direttore sportivo? E soprattutto con quale allenatore? In questo 'caos calmo' è difficile fare ogni tipo di previsione.