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    Bresciamania: fischi e fiaschi per la squadra di Cellino

    Bresciamania: fischi e fiaschi per la squadra di Cellino

    • Fabio Pettenò
    Non era proprio tutta colpa di Eugenio Corini. Non era solo un problema di allenatore visto e considerato il pareggio colto dal Brescia contro l’Udinese. In panchina c’era Diego Lopez e la sostanza non è cambiata. Perché il Brescia visto all’opera contro i friulani di Luca Gotti è stato lo stesso per interpreti ed interpretazione di quello visto a Bologna con Corini in panchina. Poche idee, un avversario a dominare la scena ed il solito gol preso nel finale di partita. La differenza è che nel mezzo c’è stato un gol fortunoso come quello siglato da Bisoli: una rete ad aver portato in vantaggio il Brescia immeritatamente. E nemmeno nel giorno dei regali il Brescia ha saputo gioire di tre punti che sarebbero stati vitali.

    FISCHI – Fischi prima, durante e dopo la partita all’indirizzo di una squadra che non ha mostrato quella carica, quella voglia e quello spirito che deve essere consono ad una squadra con l’acqua alla gola e nei bassifondi della classifica. A fare irritare e la pochezza di idee di gioco, gli errori individuali e giocatori non all’altezza della situazione. Un film già visto, un ritornello che risuona ridondante nella testa dei tifosi. Ma Corini non c’entra e Lopez può poco contro queste situazioni contingenti e reiterate.

    FIASCHI – Guardando alla formazione iniziale a parte Martella per Mateju e le assenze forzate di Romulo e Torregrossa il neo tecnico Lopez ha schierato la stessa squadra con lo stesso modulo di Corini. Novità? Zero! Qualcosa di diverso si è visto nella ripresa con i cambi: dentro il redivivo Zmrhal e l’oggetto misterioso Bjarnason, qualcosa di meglio si è visto. Ma non era colpa di Corini se Spalek è inadatto per la categoria, se Ayè ha di buono solo la corsa, se Dessena non riesce a fare un passaggio di un metro e se la difesa buca ad ogni folata di vento. Lopez? Difficilmente potrà trovare rimedio a queste lacune con la rosa a disposizione. Quel che dovrà fare e lavorare sulla testa dei giocatori sperando in un miracolo sportivo.

    SALVEZZA – La verità è che la corsa salvezza si è complicata notevolmente. Brescia a scivolare a -6 punti dal Lecce con Juventus e Napoli da affrontare nei prossimi due turni. Quel che più complica il cammino è l’incapacità di vincere anche quando ti regalano la possibilità, come accaduto con l’Udinese. L’altra amara verità è che le pretendenti alla salvezza, Spal a parte, si sono messe a correre…ed il Brescia è rimasto al palo.
     

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