Brescia-Verona:| Mandorlini, derby in casa
Quello tra Brescia e Hellas Verona non sarà un derby qualunque, visto l'antagonismo che da sempre contraddistingue le due squadre e i propri tifosi. Non sarà una partita come le altre soprattutto per Andrea e Matteo Mandorlini: sarà un derby tra padre e figlio. Non una battaglia all'ultimo sangue, ma una piacevole e dolce sfida tra due volti importanti della serie B.
Sulla sponda bresciana Matteo è concentratissimo. Già nel dopo-gara della sfida con la Reggina, sull'aereo che riportava il Brescia verso casa, il pensiero del centrocampista era rivolto solo ed esclusivamente alla partita di domani. Poche parole, quelle di Matteo, che danno comunque la misura del rapporto splendido che esiste tra padre e figlio: 'Lui si sta dimostrando uno degli allenatori migliori della serie B. Gli auguro la promozione con il Verona, magari perdendo a Brescia e guadagnandola matematicamente a fine stagione'. Un rapporto di stima reciproca che si interromperà solo per i novanta minuti della gara del 'Rigamonti'. Telefonate, quelle di Matteo al padre, ridotte man mano che ci si avvicina al momento della verità: oggi poi, telefono rigorosamente spento per aumentare la concentrazione al massimo e prepararsi ad una sfida che per le Rondinelle vale quasi un campionato intero.
Sarà in campo Matteo nell’undici titolare, complice anche la squalifica di Zambelli. Un ruolo non propriamente il suo, quello di esterno destro di centrocampo, ma quello che conta per lui è esserci ed essere tornato dopo un brutto infortunio. Ancora freschi e vivi i ricordi della gara d'andata nella mente di Matteo: il Brescia, allora allenato da Beppe Scienza, perse nei minuti finali 1-0 allo stadio Bentegodi. Per il figlio del tecnico dell'Hellas fu un'emozione comunque unica: giocare contro il padre ed esordire con la maglia del Brescia dopo mesi trascorsi tra panchina e tribuna. Tutto è cambiato da quel pomeriggio: Matteo Mandorlini che ora è un punto fermo del Brescia dei record di Calori. Giocherà contro il padre, ma da vero professionista le emozioni dureranno solo un attimo, poco prima di scendere in campo, per poi godersi il momento alla fine di novanta minuti determinanti per le sorti del cammino del Brescia verso i play-off.