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  • Arcari e Zambelli:| Il Brescia riparte da loro

    Arcari e Zambelli:| Il Brescia riparte da loro

    • F.P.

    Chissà se Michele Arcari e Marco Zambelli presteranno ascolto alle sirene che partono dallo 'Juventus Stadium' di Torino e dal 'Tardini' di Parma. Chissà se saluteranno la compagnia, come è destinato a fare Jonathas, il bomber dal gol facile (16 in 31 gare alla prima stagione intera in Italia) e dall'emicrania frequente. Il procuratore del brasiliano, Mino Raiola, ha fatto capire che per il suo assistito a Brescia non c'è futuro: 'Jonathas ha richieste da almeno due squadre di serie A e da due che giocano in Bundesliga - ha dichiarato Raiola a Sky Sport 24 -. Valuteremo presto la soluzione migliore, spero possa rimanere in Italia'. Sulle tracce di Jonathas ci sono Genoa e Catania, per le tedesche si parla di Amburgo e Colonia, quest'ultimo fresco di retrocessione. Se Jonathas, salvo colpi di scena, è agli sgoccioli della sua esperienza biancazzurra, Arcari e Zambelli sono destinati a essere tra le poche certezze del Brescia attuale, protagonista di una stagione più che positiva, con la salvezza centrata con dieci giornate d'anticipo e non pochi giovani portati alla ribalta.

    Colonne in campo e dello spogliatoio, Arcari e Zambelli sono destinati a esserlo anche del Brescia 2012-2013. Il portiere dei record, 907 minuti di imbattibilità (record assoluto della storia biancazzurra ed europeo per questa stagione), ha un contratto per le prossime due stagioni, allungato lo scorso ottobre; il capitano è in scadenza l'anno prossimo ma non ha intenzione di smettere la maglia che fin da bambino sognava di indossare. Per entrambi, però, suonano sempre le sirene del mercato. Sul numero uno di Annicco c'è l'interessamento della Juventus, che sta cercando un portiere esperto; il terzino di Gavardo piace da tempo al presidente del Parma Tommaso Ghirardi, pronto a offrirgli un contratto sicuramente più ricco di quello in corso a Brescia.

    Arcari, che il 27 giugno compirà 34 anni, da sempre è abituato a lottare per conquistarsi il posto. Quest'anno si è dovuto accomodare in panchina per la ragion di stato, la valorizzazione del giovane Leali. Tornato titolare nell'ultima partita di Beppe Scienza, contro il Bari, con Alessandro Calori è entrato nella storia: dieci partite consecutive senza prendere gol, 907 minuti senza macchia, dall'11 dicembre (gol di Stoian del Bari a tempo scaduto) all'11 marzo (autorete di Martina Rini contro il Padova al 7' del primo tempo). E a suon di interventi ha consentito ai biancazzurri di risollevarsi, passando dal terrore della retrocessione diretta al sogno, poi sfumato dei play-off. Immaginare Zambelli lontano dal Brescia è molto più di un esercizio di fantasia. Anche il diretto interessato non è mei entrato nell'ordine di idee di salutare la casa madre, nonostante la corte serrata di Tommaso Ghirardi. Il presidente del Parma è un estimatore sincero del terzino, che ha superato molte prove nella sua vita: i quattro interventi al ginocchio a inizio carriera, qualche incomprensione con i tifosi (gli schiaffi di Reggio Calabria). Ora Zambelli sogna di essere il capitano di un Brescia più stabilmente in serie A e con lo stadio nuovo.

    (Bresciaoggi)

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