E adesso tocca ad Andrea Iaconi. Il mercato incombe, e anche dal mercato dipendono le sorti del Brescia. Ma prima c'è un nodo da sciogliere: quanto margine ha il direttore sportivo all'interno del Brescia? La cena di domenica sera con il presidente Gino Corioni ha chiarito tutto? 'Corioni innanzitutto è una persona leale - dice Iaconi -. Fa calcio da più di 40 anni. Proporgli e fargli accettare idee diverse di fare calcio non è facile. Il modo di agire del presidente ha dei difetti, ma anche dei pregi. I risultati che ha ottenuto e i giocatori che ha sfornato non sono frutto del caso'.

I rapporti tra il pres e il diesse non sono stati idilliaci. È risaputo che a fine agosto Iaconi è stato sul punto di una rottura tanto prematura quanto clamorosa, dopo il 'no' di Corioni agli acquisti di Ardemagni e di Cellini, attaccanti che il direttore sportivo aveva in mano praticamente gratis (ingaggio a parte): 'Così tolgono il posto ai nostri giovani', fu la spiegazione del numero uno del Brescia. 'Faccio la serie B da 20 anni, ho conosciuto fior di allenatori - ricorda Iaconi -. So bene cosa può capitare nell'arco del campionato: infortuni, squalifiche. A noi, a dire il vero, ne sono capitate più del normale. Così com'è, al completo, il Brescia è una squadra discreta con qualche difetto. Ma all'inizio della stagione, se non ricordo male, si giocava bene e si vinceva'.

Per rendere competitiva una squadra che, grazie al ritorno alla vittoria dopo 13 giornate ha rimesso la testa in zona-salvezza, per Iaconi 'servono 4-5 giocatori d'esperienza. Chiaro che bisognerà anche fare qualcosa in uscita'. È del mercato in uscita che, finora, si è parlato di più: 'I nostri giovani sono appetiti dai maggiori club italiani e alcuni hanno richieste dall'estero'. Come Juan Antonio (Atletico Madrid) o come Salamon, sulle cui tracce da tempo c'è lo Sporting Lisbona: 'Con lo Sporting Lisbona è solo questione di modalità di pagamento. A giorni potremmo chiudere'. Infine il direttore sportivo tocca l'argomento Beppe Scienza: 'Non lo abbiamo supportato come si doveva. È stata una sconfitta per tutti, ma con Scienza ho avuto e ho tuttora un rapporto eccezionale'.

(Bresciaoggi)