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  • Brescia: Feczesin sull'«ottovolante»

    Brescia: Feczesin sull'«ottovolante»

    Nel Brescia il cannoniere dell'estate è Robert Feczesin, che spera di proseguire così anche in campionato. Quasi a rimarcare che il buon giorno si vede dal mattino, l'ungherese è stato il primo a segnare, nell'amichevole di Temù del 13 luglio. Poi si è ripetuto contro la rappresentativa della Valle Camonica, il Genova International Team, il Lecco (una tripletta) e l'altra sera con l'Oradea (doppietta). Otto gol in tutto, come quelli realizzati nell'ultima stagione ad Ascoli. Nella graduatoria di luglio e agosto precede El Kaddouri (5), Varga (4), Scaglia (3), Maccan, Bardelloni, Budel, Juan Antonio, De Maio, Jonathas e Ramos (2 a testa).

    «Inquadrare lo specchio della porta dà sempre soddisfazione - ammette Feczesin -, ma adesso l'unica cosa importante è trovare l'assieme. Io, ad esempio, sto perfezionando l'intesa coi compagni, in particolare con Jonathas che, contro i romeni, mi ha fornito un delizioso assist, lanciandomi nel corridoio sulla sinistra. All'inizio del torneo di B mancano ancora tre settimane. Sono convinto di avere la possibilità di crescere ulteriormente».
    E' un Brescia che manovra molto, forse in maniera fin troppo insistita. «Il gioco espresso (palla a terra e fitti scambi) mi piace. Io cerco di far valere il mio spunto in area di rigore». E sulle voce di mercato: «No, non ci disturbano. Sappiamo che fino al 31 agosto può succedere di tutto, in entrata e in uscita. Bisogna concentrarsi sul lavoro quotidiano, poi vedremo».
    FECZESIN fa parte del gruppo di stranieri scovato nell'Europa dell'Est da Maurizio Micheli, assieme a Marek Hamsik (ora i due, il centrocampista ceko e il talent scout, sono al Napoli, chiamati dal presidente De Laurentis a recitare su un palcoscenico d'alto livello). Lanciato dall'Ujpest di Budapest, con cui ha collezionato 48 presenze nel periodo dal 2003 al gennaio 2005, Feczesin è passato al Sopron, dove Dario Bonetti, l'ex difensore di Brescia, Juventus, Sampdoria, Roma e Milan, ora commissario tecnico della Nazionale dello Zambia, in Africa, gli ha insegnato a usare i gomiti e a sfruttare la potenza fisica. Lui ha ricambiato con 11 centri in 29 partite. Per tacere di un gol a Gigi Buffon, in Ungheria-Italia (3-1).
    In Italia lo ha fatto debuttare Serse Cosmi, inserendolo al 90' della gara interna col Vicenza il 25 agosto 2007, in sostituzione di Possanzini. Si trattava della prima giornata del torneo di B, e il caso vuole che, a distanza di quattro anni, il Brescia ricominci proprio dal Vicenza. In quel campionato Feczesin ha battuto il portiere Capecchi del Ravenna, Generoso Rossi della Triestina (doppietta) e Marchetti dell'Albinoleffe, nei play off. Il quinto (e ultimo gol) in maglia biancazzurra è del 25 ottobre 2008: lo ha rifilato a Frezzolini del Modena.  Si è poi accasato in prestito al Debrecen e, dall'inizio del giorno di ritorno 2010-11, all'Ascoli, dove ha segnato subito all'esordio: a Bergamo, contro l'Albinoleffe. Era il 29 gennaio. «Appena dieci minuti, e avevo già superato Tomasig - rammenta l'attaccante -. Oltre agli 8 gol in 19 gare, ho fornito 5 assist. Davvero un buon bottino».
    Nelle Marche ha avuto come maestro Fabrizio Castori, che era sulla panchina del Cesena nel famigerato spareggio con il Lumezzane. Le difficoltà non sono mancate, a causa delle gravi difficoltà finanziare. Ma Feczesin è riuscito a rimanere a galla, dando un notevole contributo alla conquista della salvezza, nonostante le ripetute penalizzazioni. Adesso confida di essere utile al Brescia. E se il buon giorno si vede dal mattino...

    Sergio Zanca


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