Brasile 2014, la scheda della Croazia
Partecipazioni: 3 (debutto nel 1998 e non qualificata nei Mondiali Sud Africa 2010)
Miglior risultato: terzo posto nel 1998 ai Mondiali di Francia.
IL PROFILO
Quella della nazionale della Croazia è una storia tormentata tanto quanto quella dell’intero paese. Distrutta agli albori dai due conflitti mondiali che hanno dilaniato l’intero territorio europeo, la giovane federazione calcistica croata (già florida a livello locale con la formazione di realtà storiche quali Hajduk Spalato e Dinamo Zagabria) si è vista annullata dall’annessione alla confederazione di stati chiamata Jugoslavia. La Croazia dichiarerà l’indipendenza nel 1991, ma è solo dal 1996 grazie alla cosiddetta Golden Generation che la nazionale a scacchi rossi e bianchi inizierà a farsi notare nel calcio globale. Prima i quarti di finale negli Europei del ’96, poi la semifinale persa contro la Francia ai Mondiali del ’98 ed un terzo posto finale che sa molto di beffa. Era la squadra dei vari Boban, Suker, Boksic e Prosinecki giocatori tanto fantasiosi quanto concreti, ma certamente non eterni. La Croazia ha fatto fatica a sostituirli nel corso della sua storia, ma dopo un’altra semifinale europea nel 2008, la mancata qualificazione ai Mondiali in Sud Africa 2010 ha costretto la federazione ad un cambio radicale. Niko Kovac, protagonista con la maglia della nazionale dal 1996 al 2009, ma che ha imparato i trucchi del mestiere da Giovanni Trapattoni ai tempi del Red Bull Salisburgo, è stato chiamato al posto di Igor Stimac alla vigilia dello spareggio poi vinto con l’Islanda. Uno scossone voluto e dovuto che ha ridato alla Croazia tanta qualità, l’esperienza della Golden Generation e la classica tenacia dei popoli balcanici; e con questo mix letale la nazionale croata non può che essere considerata la possibile rivelazione del Mondiale di calcio del Brasile.
LA STELLA
Con un giusto mix di esperienza e spensieratezza giovanile la Croazia può essere considerata una della nazionali con il maggior tasso tecnico nell’11 iniziale. Nel 4-2-3-1 di Kovac il centrocampo risulta, sicuramente il reparto di maggior impatto in grado, con il talento di Mateo Kovacic e gli inserimenti in verticale di Ivan Rakitic di armare lo strapotere fisico di Mario Mandzukic. Ma il vero protagonista della formazione croata non può che essere Luka Modric, la stella e il talento che, tolto il peso internazionale di Dario Srna, può erigersi a leader carismatico della squadra. Classe ’85 si è formato calcisticamente nella Dinamo Zagabria, la fucina di talenti più florida dell’intera nazione. Il Tottenham ha messo sul tavolo dei dirigenti croati ben 27 milioni di euro per portarlo in Inghilterra e, dopo un Europeo, quello del 2008, vissuto da protagonista, Modric ha potuto consacrarsi come uno dei migliori interpreti del ruolo a livello mondiale. Il Real Madrid ha speso oltre 42 milioni di euro nell’estate del 2012 per portarlo in Spagna e, oggi, è il punto fermo del centrocampo stellare allenato da Carlo Ancelotti. Il vero erede di Prosinecki, a 27 anni è pronto a trascinare anche la propria nazionale.
IL CAMMINO VERSO IL BRASILE
La Croazia si è qualificata per Brasile 2014 arrivando al secondo posto nel gruppo A delle qualificazioni Europee, alle spalle del Belgio (20) e davanti a Serbia (14), Scozia (11), Galles (10) e Macedonia (7). Da seconda classificata ha disputato quindi per il doppio spareggio contro l’Islanda (Islanda-Croazia 0-0, Croazia-Islanda 2-0) e ha centrato la qualificazione ai Mondiali grazie ai gol di Dario Srna e Mario Mandzukic che è anche il miglior marcatore della Croazia nella fase di qualificazione ai Mondiali con 4 gol.
BRASILE 2014, IL GIRONE E IL PROGRAMMA DELLA PRIMA FASE La Croazia è stata inserita nel gruppo A nella fase a gironi di Brasile 2014 con Brasile, Messico, Camerun. A seguito il calendario della Croazia nella fase a gironi: 12/06 ore 22 a San Paolo: Brasile-Croazia; 19/06 ore 00 a Manaus: Camerun-Croazia; 23/06 ore 22 a Recife: Croazia-Messico.
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