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Brasile 2014, Buffon: 'Dai quarti in su è un buon torneo' VIDEO
NESSUNA GARANZIA - "Di dire oggi con certezza che potremo raggiungere la finale non me la sento. Sicuramente penso che la nostra nazionale sia diventata una squadra affidabile e riesca a vincere le partite che deve vincere e alcune volte riesca anche a sorprendere nelle gare in cui non parte favorita. Credo che dai quarti di finale in avanti sarà ugualmente un buon Mondiale, anche perché dipenderà molto dai sorteggi e dalle squadre che si incontreranno nel proseguo del torneo. Però è chiaro che non ci si accontenta mai".
LE AVVERSARIE - "Quando si parla di Brasile, Spagna, Argentina e Germania, sai che parti un mezzo gradino sotto. Anche noi siamo in corsa e attenzione alla Francia, al Belgio e alle africane. Ci sono tutti gli ingredienti per vedere un grande torneo. Il girone? L'Uruguay è una buona squadra, affidabile come noi. L'Inghilterra invece ha cambiato molto e ha molti giovani, potrebbe essere una sorpresa ma non parte con i favori dei pronostici".
SUI SINGOLI - "Balotelli, Cassano e Pepito? Li vedo bene. C'è la predisposizione e la voglia di tutti di fare il massimo per la causa e di non avere rimpianti. Con questi presupposti si può già capire che c'è la massima serietà e dedizione per lavorare bene e mettersi a disposizione per il bene comune. Se poi qualche singolo riuscisse anche a consacrarsi prepotentemente, ne saremmo molto contenti".
ELOGIO A PERIN - "Quest'anno è stato uno dei migliori portieri come rendimento in Serie A e dei giovani è quello che si è espresso ai livelli più alti. E' un ragazzo molto esuberante e questo gli giova e gli gioverà in futuro. Ha grandi potenzialità. La differenza tra un ottimo portiere e un campione la fanno piccoli dettagli, le partite, l'esperienza. Ha comunque le carte in regola per fare qualcosa di importante. Credo che non gli dispiacerebbe fare cinque mondiali. Quello che gli auguro è di potersi togliere grandi soddisfazioni e di non essere il nuovo Buffon, ma di essere solo Perin e di accettarsi per quello che è".
SULLE DIFFICILI CONDIZIONI CLIMATICHE - "Quello che stiamo facendo è tutto molto utile, perché dà un'idea a chi non c'era alla Confederations di cosa incontreremo. Stiamo preparando fisico e mente allo sforzo che ci verrà richiesto. Se dovessimo vincere, non vinceremo solo per questo motivo. Ma a questi livelli bisogna cercare le condizioni migliori per potersi esprimere al massimo ed evitare possibili alibi. E' sempre quell'1% che sommato ad altre cose può darti un grande aiuto".
SUI GIOVANI - "Abbiamo molti ragazzi in squadra, però in campo non vanno tutti e 23. Ci si va in 11 e di solito il mister riesce a mixare bene questo tipo di equilibrio anagrafico. E' normale che ci siano tanti ragazzi, perché saranno loro i protagonisti futuri. Quando si affrontano queste competizioni, si vince con il gruppo".