Jacobelli: Thohir a Moratti, o dentro o fuori. Montella viola fino al 2016. Fra Raiola e Ibra, a Napoli gode Higuain
L'appuntamento decisivo è fissato per metà settimana, a Londra. E, stavolta, o dentro o fuori. Erick Thohir, il multimilionario indonesiano ha dettato il suo aut aut a Massimo Moratti, proprietario dell'Inter da 18 anni e club per il quale ha speso sinora oltre 1 miliardo di euro. Sul tavolo, l'aspirante acquirente metterà un assegno da 300 milioni di euro per rilevare il 75% del pacchetto azionario, concedendo al petroliere italiano di rimanere presidente e di riabbracciare Leonardo che Thohir incontrerà proprio a Londra mercoledì. Quando si dice la coincidenza. Nonostante le smentite ufficiali che, in questi casi, valgono più di una conferma, Moratti è a un passo dal cedere, dopo avere contemplato altre ipotesi: dal 30% iniziale, al 40% con la promessa di passare la mano nell'arco di due stagioni, al 60%. Ma Thohir non ha mai mollato il proposito iniziale: diventare il nuovo padrone assoluto dell'Inter. Se così sarà, la svolta risulterà epocale per il nostro calcio e non soltanto per la società storicamente legata ai Moratti, prima nel nome del padre e ora del figlio.
Anche perché, sarà un caso, ma, se non si sblocca la vicenda Thohir, non si sbloccano le ultime due operazioni di mercato interista: Isla sino a giovedì scorso era nerazzurro, poi tutto è saltato perchè gli 8 milioni di euro richiesti dalla Juve per la metà del cartellino del cileno sono stati giudicati eccessivi. Nainggolan risulta allo stato inarrivabile, pretendendo il Cagliari 12 milioni di euro. L'Inter punta su Nocerino, ma il MiIan vuole in cambio Ranocchia. E poi c'è il capitolo Zuniga.
Il colombiano ha rifiutato il rinnovo del contratto, in scadenza nel 2014 e De Laurentiis se l'è legata al dito perché il giocatore vuole andare alla Juve. In ritiro, a Dimaro, per Zuniga l'aria comincia a farsi pesante: anche ieri i tifosi partenopei gli hanno urlato di andarsene a Torino e la situazione minaccia di degenerare.
Nel frattempo, il Napoli sempre più madridista di Benitez, dopo Callejon ha preso Albiol, un altro del Real e ora punta al colpo grosso: Gonzalo Higuain. All'inizio del mercato, il venticicinquenne attaccante della Nazionale argentina era l'obiettivo della Juve che, però, quando si sentì chiedere 30 milioni da Florentino Perez rispose no, grazie e dirottò su Tevez, firmando un colpo magistrale, per qualità e spesa sostenuta, decisamente inferiore rispetto all'esborso che Agnelli si sarebbe dovuto accollare per Higuain.
Poi ci ha provato l'Arsenal, ma persino i Gunners si sonon raffreddati quando il Real ha chiesto 32 milioni di euro. Ora, però, attorno a questa cifra stanno ragionando De Laurentiis e Bigon. Se prendono Gonzalo, Benitez fa i salti di gioia e si capisce. Le alternative, comunque sono di altissimo livello: Ibrahimovic, Damiao, Dzeko. Mino Raiola sa che Ibra al Psg guadagna 14 milioni di euro netti a stagione, premi inclusi. E sa anche che un ingaggio simile è improponibile al Napoli. Per questo, il re del mercato ha proposto ai campani un contratto quadriennale che consenta all'attaccante di guadagnare la stessa cifra intascabile nei prossimi due anni a Parigi.
Comunque caschi, il Napoli casca bene: d'altra parte, De Laurentiis dice il vero quando afferma di avere pronti 164 milioni di euro da investire sul mercato e non soltanto per i 64 milioni in arrivo da Parigi grazie a Cavani. Sette bilanci consecutivi in utile, 70 milioni circa di diritti tv per la prossima serie A, una somma oscillante fra i 25 e i 28 milioni di euro garantiti dalla partecipazione alla fase a gironi della nuova Champions League: nessuno in Italia dispone della liquidità dei partenopei che però non scialano. Per questo hanno chiuso la porta in faccia a Julio Cesar che voleva 4,5 milioni di euro a stagione, ripiegando su Pepe Reina, un altro pupillo di Benitez. La Fiorentina, intanto, ha deciso il prolungamento sino al 2016 del contratto di Montella, in scadenza l'anno prossimo. La Roma tratta con lo Zenit la cessione di Osvaldo per 20 milioni. Ma l'attaccante nicchia. E in ritiro continua a litigare con i tifosi. Si presume ancora per poco.
Diretore Editoriale www.calciomercato.com