Borriello:| Schiva Batistuta
L’applausometro nazional-popolare rappresentato dall’aeroporto di Fiumicino, segnala adesso come l’intensità che lo riguarda sia avvicina ormai a quella di capitan Totti. Insomma, nella Roma che vola verso Palermo, c’è un Marco Borriello che sembra davvero essersi preso la Roma. Nona caso, nell’immaginario della tifoseria giallorossa, l’ex attaccante del Milan adesso si appaia all’immagine di Gabriel Omar Batistuta, ovvero il centravanti dellaRoma dell’ultimo scudetto. «Palermo porta bene» «Andiamoci piano con i paragoni — dice l’attaccante —. Una eredità del genere può essere impegnativa. Comunque a Palermo io ho già segnato col Genoa. Speriamo...». E a un tifoso rosanero che gli chiede di prendersi una domenica di riposo, replica sorridendo: «Basta che segni qualche altro compagno » . Lui, d’altronde, finora non si è risparmiato, visto che finora ha segnato 9 in 17 partite stagionali. Una media, se non da Re Leone, quantomeno sufficiente per inseguire un sogno chiamato scudetto. Vucinic e Adriano ko Stavolta, poi, l’allenatore non dovrà compiere scelte dolorose, visto che Vucinic e Adriano sono entrambi k.o. Se il brasiliano è alle prese con i postumi di un’influenza, il montenegrino durante la rifinitura si è procurato una distorsione alla caviglia sinistra, che sarà valutata strumentalmente solo domani. Un peccato per Mirko, già immalinconito dal fatto di avere meno minuti di Totti e Borriello nel turnover offensivo.
Totti punta i 250 Chi di certo non ha questi problemi è capitan Totti che, dopo aver benedetto Pastore («è un grande giocatore»), non si nasconde le difficoltà del match: «A Palermo non sarà una passeggiata, ma noi stiamo bene. Per quello che mi riguarda, vorrei arrivare presto al traguardo dei 250 gol in carriera. D’altronde ai rosanero ho già segnato 6 volte...». Le statistiche non combaciano e oscillano fra i 247 e i 248, ma entrambe le cifre raccontano di un traguardo a portata di mano.
Spalletti & Co. : cartoline russe Insomma, numero da star, annacquati però dalle considerazioni, rilasciate al sito LaROMA24.it, che giungono da Spalletti e dal suo staff. «A Roma Totti e De Rossi in quel contesto lì hanno più valore degli altri». E il suo collaboratore Baldini ha aggiunto:«Sarebbe stato meglio che Francesco non avesse parlato di Spalletti in quei termini dopo le dimissioni. I giocatori sul podio fra quelli con cui ho lavorato in carriera? Solo quelli dello Zenit. Mi hanno fatto vincere il titolo...». Inattaccabile. Ma a pensarci bene, non mancherà qualcuno?