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    Borriello: 'La Juve rischia più del Milan. Donnarumma, scegli col cuore'

    Borriello: 'La Juve rischia più del Milan. Donnarumma, scegli col cuore'

    In vista di Juventus-Milan, il doppio ex Marco Borriello ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "E’ una partita tra due squadre in difficoltà, sarà l’esperienza a fare la differenza. Sicuramente per la Juventus non arrivare quarta sarebbe un fallimento totale: sulla carta è superiore. Il Milan mi ha sorpreso in positivo per il campionato che ha fatto. Ha una rosa da 2°-5° posto, ma a questo punto restare fuori dalla Champions sarebbe una beffa. Nel Milan mi piace molto Kessie, che è un trattore e sa prendere in mano la squadra. Nella Juve se Chiesa recupera può fare la differenza".

    "Il caso Donnarumma? Ho apprezzato molto le parole di Maldini, che ha dato un gran segnale: Gigio ha tutto il diritto di fare quello che vuole. E’ giovane, se scappa una risata non ci vedo niente di male, anche perché in campo fa sempre il suo dovere. Io sono un romantico e spero che possa diventare una bandiera del Milan, anche se ce ne sono sempre meno, però se altrove ti offrono il doppio dei soldi è dura dire di no". 

    "Ibrahimovic? Se il Milan si trova così in alto il merito è in gran parte di Zlatan, che quando gioca è sempre decisivo. Al Milan sono dei signori, in particolare Maldini, e non dimenticano: giusto rinnovare anche per fare da chioccia ai giovani, ma per la prossima stagione dovrà rassegnarsi a giocare meno partite: non è bionico, gli infortuni cominciano a farsi sentire". 

    "Cristiano Ronaldo è incriticabile per i numeri, che sono straordinari, ma in alcune occasioni ha avuto atteggiamenti negativi che si ripercuotono sulla squadra, creando insofferenza. Da un leader ci si aspettano i gol ma anche un’attitudine sempre positiva. Come Lukaku, che nell’Inter scudettata è stato il trascinatore anche quando non segnava". 

    "Pirlo? Quando ti chiama la Juve è difficile dire di no, però Pirlo doveva avere la lungimiranza di capire che per iniziare un percorso da allenatore è meglio fare un passo indietro per farne poi due avanti. Adesso per proseguire nel suo lavoro ha bisogno del supporto totale della società: quando cambi tanto ci vuole tempo, io al posto suo vorrei chiarezza da parte del club. Mi sembra che all’inizio lo abbiano appoggiato, ora qualcosa scricchiola". 

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