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    Donnarumma: 'Tifosi? Un aiuto, bisogna saper sopportare le critiche. Voglio vincere il più possibile, il mio sogno...'

    Donnarumma: 'Tifosi? Un aiuto, bisogna saper sopportare le critiche. Voglio vincere il più possibile, il mio sogno...'

    Intervenuto sul canale Twitch di Justees, Gigio Donnarumma ha dichiarato: "Chi mi ha influenzato? Mio zio, giocava a calcio ed era portiere. Sono cresciuto con il suo mito, mi ha dato voglia di fare il portiere. Sono cresciuto col sogno di diventare il migliore, speriamo di diventarlo un giorno".

    SUL GIOCARE IN CASA - "Vantaggio? Sicuramente. I tifosi ti aiutano nei momenti di difficoltà, bisogna anche saper sopportare le critiche anche quando le cose non vanno bene. Purtroppo ultimamente non ci sono, ma quando sono presenti danno tanto e nei momenti di difficoltà possono dare l'adrenalina per spingere di più e portare a casa il risultato. Li aspettiamo". 

    SUL RITUALE PRE-PARTITA - "Ne ho uno, ma non posso dirlo. In campo non so se si è mai visto, ma prima della partita tocco i pali, la traversa e mi faccio il segno di croce". 

    SUGLI INIZI - "Ho capito di poter fare il professionista quando sono partito per la prima volta per Milano: ho fatto fatica, quando sono partito e ho visto star male i miei genitori ho pensato che sarei diventato un portiere da Serie A. Piano B? Il falegname, come mio padre. Ma ho sempre avuto solo un piano A".

    UN MENTORE - "Nel primo periodo al Milan c'era Abbiati, è stato importantissimo. Mi ha aiutato a crescere, facendomi sentire importante e tranquillo".

    SUGLI AVVERSARI AMICI - "Sono molto amico di Insigne, ma anche di altri con cui ho giocato contro. Ad esempio Pepe Reina".

    IL SOGNO - "Vorrei vincere più trofei possibili, ma soprattutto vincere il Mondiale. Penso che sia il sogno di tutti i bambini, sarebbe il massimo". 

    IL CONSIGLIO A UN GIOVANE - "Umiltà, sacrificio, lavoro. Il lavoro paga sempre, unito alle tue qualità e alla voglia di divertirsi". 

    SUGLI EUROPEI - "E' il primo primo torneo internazionale. Un po' d'ansia c'è, ma sono tranquillo e sereno. Possiamo fare bene, siamo un grande gruppo: non vedo l'ora di iniziare".

    SUGLI AVVERSARI - "La Francia è quella che può darci più fastidio. Spero di arrivare fino in fondo". 

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