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  • Borja Valero non è Brozovic e si vede. Inter, a gennaio serve un vice-regista

    Borja Valero non è Brozovic e si vede. Inter, a gennaio serve un vice-regista

    • Emanuele Tramacere
    L'Inter vince ancora anche se guardando la partita contro la Spal è parso di rivedere la squadra nerazzurra della passata stagione. Spesso lenta, che fa fatica a tenere il pallino del gioco e trascinata dalle invenzioni dei singoli e dai colpi serpenteschi del suo bomber, Mauro Icardi. E in efffetti l'Inter scesa in campo al nuovo Mazza di Ferrara aveva un grosso punto in comune nella costruzione del gioco rispetto all'anno scorso e tanti punti di distanza rispetto alle ultime partite: la presenza in campo di Borja Valero e l'assenza dell'ultimo Marcelo Brozovic.

    NUMERI A CONFRONTO -
    Per capire l'estrema differenza che c'è stata nella regia di Borja Valero e di Marcelo Brozovic basta analizzare i numeri che i due hanno avuto in due gare simili (contro la Spal dello spagnolo e contro il Bologna del croato) entrambe in trasferta e su campi che non agevolano la giocata. Con i ferraresi Borja Valero ha toccato 55 palloni, distribuendoli principalmente in orizzontale (34,1% verso sinistra e 32,8% verso destra) vincendo tra l'altro soltanto il 25% di duelli vinti.



    Contro il Bologna Brozovic ha invece dato il 31,2% di passaggi in avanti con 138 palloni giocati e quasi il 60% di duelli vinti. 




    L'HEATMAP - C'è però di più perchè analizzando le heatmap a confronto dei due centrocampisti nelle due partite è evidente come Brozovic abbia cercato di essere sempre al centro dell'azione, dando sempre una linea di passaggio pulito e correndo molto di più rispetto a quanto fatto dallo spagnolo a Ferrara.



    Una regia lineare, invece, quella di Borja Valero. Lineare, sì, ma anche molto scolastica
    che ha aiutato e non poco il pressing a tutto campo della Spal.



    SERVE UN VICE
    - Borja Valero può sicuramente essere utile in una stagione ricca di partite e con impegni sempre più ravvicinati, ma come già fatto più volte in stagione può avere un grande impatto subentrando a partita in corsa per surgelare il pallone e mantenere un vantaggio acquisito. Diverso è invece vederlo in campo dal 1' in sostituzione di Marcelo Brozovic. Quella lacuna, che in estate poteva essere colmata dall'arrivo di Luka Modric, oggi ancora c'è in rosa. E dovrà essere questa la missione di Piero Ausilio in vista del prossimo mercato di gennaio. All'Inter serve un vice-Brozovic, possibilmente altrettanto dinamico e con i piedi buoni.

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