Borgogol torna in campo con la Nazionale a Parigi
Borgogol torna in campo con la Nazionale a Parigi. Tre anni dopo la morte dell'ex centravanti della Nazionale, la vedova Chantal assisterà alla partita Italia-Spagna per ricordare Stefano. Il 27 giugno 2013, poche ore prima dell'incontro tra Italia e Spagna, partita del FIFA Confederations Cup in Brasile persa ai calci di rigore, è mancato Stefano Borgonovo (nella foto di fondazioneborgonovo.it). Dopo otto anni, Stefano aveva perso la sua battaglia contro la SLA, una patologia gravissima che gradualmente paralizza il corpo lasciando vigile la mente. Al termine della partita, il Commisario Tecnico della Nazionale Italiana dell'epoca Cesare Prandelli aveva voluto omaggiare Borgonovo così: "Dedichiamo la bella prestazione di stasera a Stefano Borgonovo e alla sua famiglia. Loro sono riusciti a vivere questo dramma con grande serenità".
Lunedì 27 giugno 2016, esattamente tre anni dopo, si rigioca la partita Italia-Spagna allo Stade de France a Parigi e anche questa volta ci sarà Borgonovo. Chantal, la vedova, su invito della FIGC e del suo Presidente Carlo Tavecchio, persona da sempre vicina alla Fondazione, assisterà alla sfida. "È una coincidenza incredibile. Sono grata al Presidente della FIGC di avere la possibilità di assistere a questa partita. Stefano ha indossato la maglia della Nazionale con tantissimo orgoglio e la Nazionale, partendo dal capitano Gigi Buffon, ci è sempre stata vicina. Mio marito ha lottato a lungo contro la malattia e noi continueremo a lottare nel suo nome per sensibilizzare le persone e aiutare la ricerca. Il mondo del pallone ci è sempre stato accanto in questa lotta e ancora una volta gioca un ruolo importantissimo nell'aiutarci a parlare e far conoscere una malattia come la SLA".
Stefano Borgonovo aveva voluto fortemente la nascita della Fondazione Stefano Borgonovo Onlus, che è nata nel 2008 e sostiene la ricerca per vincere la SLA. Tantissimi personaggi del mondo del calcio sostengono la Fondazione, a partire da Roberto Baggio, compagno di squadra di Stefano nella Fiorentina, Carlo Ancelotti, compagno di squadra di Stefano nel Milan, Claudio Ranieri, Pep Guardiola, Cristiano Ronaldo e tanti altri. Roberto Baggio, in una lettera aperta pubblicata il 28 giugno 2013, ha descritto quanto sia stata importante la sua lotta. "Caro Stefano, l'impresa più bella che sei riuscito a costruire negli anni è stata quella di trasformare il veleno della malattia in medicina per gli altri." E aggiungeva: "E sai qual era, allora, la mia gioia più grande? Forse non te l'ho mai detto: mandarti in gol con un assist e vedere nei tuoi occhi un'infinita felicità. È il ricordo di quella felicità che oggi, caro Stefano, riesce a compensare il dolore per la notizia della tua morte."
Lunedì 27 giugno 2016, esattamente tre anni dopo, si rigioca la partita Italia-Spagna allo Stade de France a Parigi e anche questa volta ci sarà Borgonovo. Chantal, la vedova, su invito della FIGC e del suo Presidente Carlo Tavecchio, persona da sempre vicina alla Fondazione, assisterà alla sfida. "È una coincidenza incredibile. Sono grata al Presidente della FIGC di avere la possibilità di assistere a questa partita. Stefano ha indossato la maglia della Nazionale con tantissimo orgoglio e la Nazionale, partendo dal capitano Gigi Buffon, ci è sempre stata vicina. Mio marito ha lottato a lungo contro la malattia e noi continueremo a lottare nel suo nome per sensibilizzare le persone e aiutare la ricerca. Il mondo del pallone ci è sempre stato accanto in questa lotta e ancora una volta gioca un ruolo importantissimo nell'aiutarci a parlare e far conoscere una malattia come la SLA".
Stefano Borgonovo aveva voluto fortemente la nascita della Fondazione Stefano Borgonovo Onlus, che è nata nel 2008 e sostiene la ricerca per vincere la SLA. Tantissimi personaggi del mondo del calcio sostengono la Fondazione, a partire da Roberto Baggio, compagno di squadra di Stefano nella Fiorentina, Carlo Ancelotti, compagno di squadra di Stefano nel Milan, Claudio Ranieri, Pep Guardiola, Cristiano Ronaldo e tanti altri. Roberto Baggio, in una lettera aperta pubblicata il 28 giugno 2013, ha descritto quanto sia stata importante la sua lotta. "Caro Stefano, l'impresa più bella che sei riuscito a costruire negli anni è stata quella di trasformare il veleno della malattia in medicina per gli altri." E aggiungeva: "E sai qual era, allora, la mia gioia più grande? Forse non te l'ho mai detto: mandarti in gol con un assist e vedere nei tuoi occhi un'infinita felicità. È il ricordo di quella felicità che oggi, caro Stefano, riesce a compensare il dolore per la notizia della tua morte."