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    Bologna, vice Domadoni: 'Dobbiamo smettere di fare il compitino. Destro? Ecco perché non ha giocato'

    Bologna, vice Domadoni: 'Dobbiamo smettere di fare il compitino. Destro? Ecco perché non ha giocato'

    Il tecnico del Bologna, Roberto Donadoni, non ha parlato dopo il pareggio contro la Lazio per influenza. Al suo posto è intervenuto in conferenza stampa il vice Luca Gotti: "Contro questa Lazio il Bologna ha relative possibilità di gestione del gioco, bisogna chiudere gli spazi e globalmente in questo campionato abbiamo sbagliato pochissime partite. Parlo del primo tempo all’andata con la Lazio, la partita di Torino e quella vinta con il Sassuolo. Nelle altre, con i nostri pregi e difetti, la squadra è sempre stata in campo. C’è anche da dire che se perdiamo 3-4 giocatori chiave la squadra non diventa più la stessa. Destro? E’ un giocatore forte e raramente possiamo fargli appunti durante la settimana. E’ un professionista esemplare e ha determinate caratteristiche, sarebbe perfetto per una squadra che gioca negli ultimi 20 metri e per noi era difficile stasera. Palacio invece ha un peso specifico importante e fa giocare meglio la squadra in certe condizioni. Siamo in una società straordinaria, a Bologna c’è qualcosa di diverso rispetto al panorama calcistico italiano. Io vedo la freccia del Bologna verso l’alto. Ci vuole tempo, tre anni fa la squadra era in B e ora sta facendo i piccoli passi che ci vogliono per avvicinarsi ai vertici. Al contempo lavora sulle strutture. La solidità delle persone che ci stanno alle spalle e sopra ci induce all’ottimismo. Mirante out? Non credo che Angelo possa giocare tra quindici giorni e io mi sento sereno nell’avere Santurro. Ha le qualità per fare il portiere ad alto livello. Malessere della piazza? Se guardiamo le partite con Crotone, Udinese e Fiorentina, quelle tre sconfitte se fossero stati pareggi darebbero una percezione diversa sulla classifica e su come lavoriamo. Da qui alla fine vorremmo che la squadra riuscisse a tirare fuori qualità, che non patisse la paura. Vogliamo dare una visuale verso l’alto, cercando di raggiungere chi ci sta sopra. Dobbiamo superare il compitino".

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