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    Bologna, Odgaard fuori un mese. Che chance per Fabbian: da "esubero" a titolare

    Bologna, Odgaard fuori un mese. Che chance per Fabbian: da "esubero" a titolare

    • Alessandro Mossini
    Un mese senza Jens Odgaard: il Bologna e Vincenzo Italiano, nella magica notte di Coppa Italia che ha visto i rossoblù tornare in semifinale dopo 26 anni, hanno perso il loro trequartista titolare. La diagnosi per il danese è lesione di secondo grado al bicipite femorale sinistro, con stop conseguente di quattro settimane: è costato caro il rientro su Zappacosta che al 39’ del primo tempo ha impedito un gol all’esterno bergamasco, portando al k.o. muscolare. Uno stop pesante per Italiano, dato che Odgaard è uno degli imprescindibili: una delle svolte della stagione è stata il suo impiego da trequartista centrale, abbinando qualità e fisicità. Senza dimenticare che all’occorrenza può giocare anche da esterno, come fatto a Bergamo e come faceva lo scorso anno con Thiago Motta. Salterà cinque gare, compreso il recupero contro il Milan del 26 gennaio, confidando nel rientro per la trasferta di Verona del 9 marzo.
     
    CHE CHANCE PER FABBIAN - Con Odgaard fuori, è emergenza sulla trequarti perché sono ai box per guai muscolari anche Ferguson (andato k.o. a Lisbona, salterà anche Lecce e Torino) e Orsolini, fuori dalla sera del successo in Champions sul Borussia Dortmund e out anche a Lecce, con chance di rivederlo con i compagni tra qualche giorno. Con Ndoye e Dominguez che prenotano un posto sulle fasce, l’assenza di Odgaard apre una chance enorme per Giovanni Fabbian: il classe 2003 sta vivendo una stagione meno incisiva della precedente, ma negli ultimi giorni ha vissuto un’altalena particolare. Sembrava ormai destinato alla Lazio, in uno scambio di prestiti che avrebbe portato l’esterno Tchaouna al Bologna, ma l’infortunio di Ferguson a Lisbona ha cambiato tutto: partenza di Fabbian bloccata per non scoprire il reparto (e meno male, visto quanto poi accaduto ad Odgaard) e gol nel 2-0 al Como in campionato. Ora, per un paio di partite, toccherà a lui: da una parte la voglia di tornare ad essere costantemente un fattore, dall’altra un possibile messaggio all’Inter che a giugno dovrà decidere se far scattare o meno la recompra da 12 milioni stabilita al momento del suo passaggio a Bologna.  
     

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