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    Bologna, Motta: 'Non ci nascondiamo, ce la giochiamo con le big. Zirkzee il nostro simbolo, gli ho chiesto scusa'

    Bologna, Motta: 'Non ci nascondiamo, ce la giochiamo con le big. Zirkzee il nostro simbolo, gli ho chiesto scusa'

    Thiago Motta, allenatore del Bologna, dopo il pareggio con l'Inter ha parlato a DAZN.

    MATTATORE - "Zirkzee è il nostro rigorista, ma io in quel momento ho deciso di far tirare Orsolini, per questo Zirkzee l'ha sentita un po'. Vuole segnare, vuole vincere e io gli ho chiesto scusa all'intervallo. Non aveva preso benissimo la decisione e lo capisco perché vive per il gol, essendo attaccante, ma è tutto chiarito. Zirkzee è fantastico dentro e fuori dal campo dal primo giorno. E' il simbolo del nostro Bologna, perché è molto altruista e ha una qualità enorme, lavora per il gruppo. Gol meritato, lo stava cercando da un po'. Ha chiuso coi cambi ed è normale perché fa tanto sforzo in entrambe le fasi. E' fantastico vederlo anche nei comportamenti con le persone che lavorano nella società, è molto educato e così deve essere. E' un ragazzo che ha capito subito il perché, ha continuato a giocare e ha fatto un gol straordinario e meritato. Sono molto orgoglioso di quello che fa".

    GARA - "Sappiamo che l'Inter comincia molto forte, non siamo riusciti a tenere la partita nei primi 20', ma non perché stavamo male noi, bensì perché l'Inter è una squadra forte. Abbiamo reagito bene a una situazione negativa, i ragazzi sono stati fantastici a giocare, difendere e attaccare tutti insieme. Il premio è questo pareggio meritato per una grande prestazione".

    CAMBI - "Per me oggi il calcio deve avere delle alternative, non si possono fare sempre le stesse cose perché oggi con tutta la tecnologia che c'è gli avversari ti guardano, ti studiano e se fai sempre le stesse cose diventi prevedibile. Oggi a centrocampo avevamo Freuler, un ragazzo che ha portato personalità ed esperienza. Aebischer sta crescendo in ogni partita, è la posizione giusta per lui. Ferguson è un ragazzo di altissimo livello, sia in fase di possesso che in non possesso. E poi ci sono gli altri entrati dalla panchina che hanno fatto bene. Abbiamo centrocampisti con caratteristiche diverse che possono fare bene".

    OBIETTIVI - "Non dobbiamo nasconderci, dobbiamo sapere chi siamo. Vogliamo essere una squadra che può competere contro squadre più forti di noi, come l'Inter. Questo gap con le big esiste, è grande, ma quando si gioca in questa maniera i ragazzi riescono a compensarlo. Oggi abbiamo fermato l'Inter, sì, ma contro la Juventus non so se abbiamo fermato noi loro o loro noi, visto che meritavamo di vincere. Ma la strada è questa qui, andare avanti con umiltà ogni domenica".

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