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    Bologna, Mihajlovic: 'Tomiyasu ko, perdiamo tanto. Su arbitri e Var...'

    Bologna, Mihajlovic: 'Tomiyasu ko, perdiamo tanto. Su arbitri e Var...'

    Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna, presenta in conferenza stampa la sfida con la Lazio: "Ognuno farà la propria partita, non cambieremo la nostra mentalità e non penso lo faranno neanche loro. Sarà una gara aperta".

    DIFFICOLTA' - "All'andata abbiamo perso con più possesso palla nella loro metà campo, abbiamo tirato più di loro, creato più occasioni di loro. Ma abbiamo perso. Dobbiamo cercare di rifare la stessa partita. Per come la vedo io, quando prendi quattro gol dal Bayern Monaco forse qualche scoria può restare, anche se hanno perso con una squadra di fuoriclasse: magari puoi perdere qualche certezza. Serve imporre la nostra mentalità senza far prendere loro coraggio. Hanno fisicità, tecnica, compattezza, hanno tutto, non lo scopro certo io. Se giochiamo come sappiamo però, chissà cosa può succedere: tutte le partite cominciano da zero a zero".

    SVANBERG-DOMINGUEZ - "Anche a me sono piaciuti, il centrocampo è il reparto dove soffriamo meno e abbiamo molte soluzioni. C'è Poli, Baldursson, tornerà anche Medel, lì non abbiamo mai problemi, forse domani li riproponiamo".

    VAR - "Quello che dovevo dire l'ho detto, anche in Champions abbiamo visto errori gravissimi: c'erano rigori per Juve e Lazio, ieri con la Stella Rossa... L'espulsione di Freuler, succede ovunque ma non so perché. I designatori sono tutti e due italiani, forse non vogliono essere favorevoli agli italiani, uno è di Bologna... Sarà una cosa psicologica. Tutti lavorando possono sbagliare, succede anche a me quando faccio i cambi e tolgo un centrocampista invece di una punta. Non c'è malafede, fa parte del calcio anche se dispiace, perché ci sono errori ripetuti e viene un po' di rabbia. Non ho da recriminare nulla".

    TIFOSI - "Sarà dura richiamarli negli stadi? Quando i ristoranti riaprono la gente va a mangiare, non è diverso secondo me. Quando sei abituato a un certo tipo di vita e te la tolgono, penso ci sia piacere a tornare quando si riapre. Anzi, forse ci sarà ancora più gente. Bisognerà vedere come reagiranno i giocatori, all'inizio potrebbe essere un trauma ritrovarsi lo stadio pieno, non sarà facile. Sarà lo stesso effetto di quando ci si è ritrovati a giocare senza pubblico".

    ALLENAMENTI - "La squadra l'ho vista bene, ma c'è ancora un ultimo allenamento e spero non lo sbaglino. Bigon prima del Benevento mi disse: 'Non sbaglieremo atteggiamento dopo una settimana così'. Io ho risposto: 'Nel calcio non si sa mai'. E infatti... E' tutto da scoprire".

    CONOSCERE IL CALCIO PER ARBITRARE - "Servirebbe, a parte conoscere le regole, avere più empatia in campo: avere un rapport umano e spiegare le cose senza essere intoccabili. Gestire una partita così non è facile, si può sbagliare. A me per esempio è piaciuto molto Orsato quando ci ha arbitrato, perché spiega in campo. Serve magari maggior rispetto da tutte le parti, magari anche più empatia. Quando succede qualcosa io chiedo al quarto uomo, lui mi spiega e capisco che è stata una mia mancanza non sapere una cosa. Quando succede dall'altra parte invece quella regola non c'è più. Guardiamo il campionato inglese: sembra che l'arbitro non ci sia e le partite trovano maggior ritmo, in Italia invece il gioco è troppo spezzettato. Il confronto c'è stato: sono stato a Montecarlo a vedere una partita di Champions, tra Monaco e Barcellona e arbitrava Orsato, ha arbitrato una meraviglia. La settimana dopo ha arbitrato noi col Torino e fischiava tutto: allora ho chiesto spiegazioni e mi ha detto che in Italia è diverso. Qui dovrebbero lasciar più giocare, quando non c'è fallo fischiano e quando c'è fallo ammoniscono".

    TOMIYASU - "Con tutte le volte che avete detto che ha giocato sempre, doveva farsi male ed era diffidato. Ecco che si è fatto male proprio nella settimana in cui ci sono tre partite (scherza, ndr). Lui non è mai stato sostituito, ha giocato sempre tutti i minuti e quindi perdiamo molto. Ci sono giocatori per sostituirlo, ma con caratteristiche diverse".

    SKOV OLSEN E ORSOLINI - "Sono due giocatori importanti, è questione di concentrazione: Skov Olsen è il più concentrato, Orsolini per adesso è il più pericoloso. Loro sanno cosa devono migliorare, se uno prende dall'altro abbiamo un grandissimo giocatore, ma stiamo lavorando per averne due di grandi giocatori. Skov deve essere più incosciente, orso deve migliorare sull'aspetto difensivo. Hanno due caratteri diversi che danno vantaggi e svantaggi, Orso è più incosciente e, ogni tanto, dietro si perde; l'altro invece è il più concentrato, ma magari ha meno coraggio in avanti".

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