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    Il Bologna vola verso l'Europa con Motta: è lui l'uomo giusto per l'Inter? Cosa filtra

    Il Bologna vola verso l'Europa con Motta: è lui l'uomo giusto per l'Inter? Cosa filtra

    • Federico Targetti
    "Europa? Ora non ne parlo, vediamo dove saremo alla fine della partita di oggi", aveva detto Thiago Motta, tecnico del Bologna, a pochi minuti dall'inizio della gara con l'Atalanta. Cento giri d'orologio dopo, più o meno, la sua squadra si trova ad appena un punto dalla Juventus settima, impegnata stasera in casa della Lazio in attesa della decisione definitiva sui 15 punti di penalizzazione in classifica. Quindi, un dato al momento volatile. Ne prendiamo in esame altri due: l'Atalanta, battuta oggi col punteggio di 0-2 a Bergamo, reti di Sansone e Orsolini, si trova solo quattro punti sopra, e dal giorno della prima vittoria di Motta da quando siede sulla panchina rossoblù (2-0 al Lecce all'11esima giornata), solo Napoli e Juventus hanno fatto più punti degli emiliani. 48, 43 e 36. Stiamo parlando di ben 19 giornate, di fatto metà campionato: comincia ad essere davvero un bell'indizio sulla bontà del lavoro dell'italo-brasiliano dopo qualche settimana di ambientamento. 

    QUEL RAPPORTO CON LE PUNTE - Punti tanti, quindi, ma punte... poche: fin dai tempi del Genoa, anno 2019, Pinamonti e Sanabria non hanno trovato con Motta il giusto ritmo, chiudendo rispettivamente a 2 e 0 reti sotto la guida dell'ex numero 10 della Nazionale, che preferiva affidarsi all'eterno Pandev; non è andata meglio a Mbala Nzola, bomber dello Spezia che oggi sta facendo il bello e il cattivo tempo ma che nella scorsa stagione, con Motta, ha fatto appena 2 reti, culminando con il grottesco episodio dell'orecchino e del cambio immediato contro l'Inter. Giocavano Gyasi, Agudelo, Strelec, Verde e Antiste in avanti. E col Bologna? Un Arnautovic sontuoso in avvio di stagione con Mihajlovic è stato lentamente accantonato per via di infortuni e scelte tecniche a vantaggio ora di Sansone, esterno, ora di Barrow, mai una punta centrale di ruolo. Zirkzee rimane un'alternativa, di fatto la prima punta più impiegata da Motta nella sua ancora giovane carriera rimane il deludente sopracitato Nzola con 22 gettoni.

    L'INTER OSSERVA - Il collegamento con l'Inter viene quasi spontaneo: ex nerazzurro, ha vinto tutto a Milano, conosce l'ambiente e sa come risolvere il problema della sterilità degli attaccanti, che sta letteralmente affossando Inzaghi. Nel 2023 i gol segnati dal Bologna sono 18, quelli segnati dall'Inter che gioca di fatto con due punte in più sono appena 14. In realtà, non si può ancora parlare di trattativa, come confermato dallo stesso agente, Alessandro Canovi. Motta è concentratissimo sul suo presente al Dall'Ara, senza distrazioni o clausole rescissorie sul suo contratto che il Bologna vorrebbe estendere di un ulteriore anno, fino al 2025. Il tema della clausola potrebbe tornare di attualità qualora il tecnico decidesse di prolungare, in modo tale da potersi liberare facilmente una volta che avrà ritenuto terminato il proprio percorso in Emilia. L'Inter, ma anche Il Paris Saint-Germain (sarebbe un ritorno, ha allenato le giovanili come prima esperienza dopo il ritiro) mantengono dritte le antenne. 

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