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Bologna, ecco la scommessa Pedrola. Di Vaio e i big rimasti: "A gennaio abbiamo respinto diverse offerte"
DA NEYMAR A LEAO, CON GLI INFORTUNI ALLE SPALLE - Pedrola ha scelto il numero 39, con cui debuttò nella Liga con il Barcellona, ed è l’unico innesto di gennaio di un club di serie A che arriva dalla B. Alla voce idoli, l’iberico è chiaro: «Chi viene dal Barcellona non può citare Messi, ma io adoravo anche Neymar. Adoravo ciò che faceva, mi è dispiaciuto tanto quando è andato via». E ora non vede l’ora di sfidare Rafael Leao: «Mi fa impazzire». Gli ultimi mesi alla Sampdoria sono stati opachi, ma ha inciso soprattutto un infortunio al bicipite femorale destro che ha visto due ricadute e un intervento in Finlandia. Ma l’esterno rassicura: «Ora il flessore sta alla grande, non vengo qui da infortunato e sono al massimo. Avevo la sensazione di dover cambiare aria alla Sampdoria, avere tre allenatori in quattro mesi non è semplice. Il club con me comunque si è comportato alla grande».
IL PUNTO DEL DS DI VAIO - Al termine della sessione, il ds del Bologna Marco Di Vaio ha fatto il punto su quanto accaduto a gennaio: «Durante il mercato c’è stata la situazione di Posch, che ci ha espresso il malessere per il poco impiego. Da lì si è sviluppata una dinamica particolare: prima il Como, poi l’Hoffenheim e infine l’Atalanta. Non era prevista l’uscita di Iling-Junior, una volta concretizzata siamo andati su un esterno in accordo con l’allenatore. L’idea era anticipare un po’ il mercato per la prossima estate con un inserimento, ma non c’era in giro in questo mercato l’elemento giusto e siamo andati su giocatori pronti che conoscevano già l’Italia». La sottolineatura principale di Di Vaio riguarda soprattutto gli assalti sventati per qualche big, pur senza nominarli: «Siamo contenti per aver resistito molto, ci siamo sentiti attaccati da più parti. Che ci rende felici, perché significa che i giocatori stanno rendendo e la squadra cresce, ma certi interessi potevano destabilizzare i ragazzi e non è successo, tutti hanno dimostrato di voler rimanere ed era anche la volontà del club». Infine, il futuro. Ovvero il suo contratto e quello del direttore dell’area tecnica Giovanni Sartori in scadenza a giugno. Ottimismo in notevole crescita sul rinnovo dopo i colloqui dei giorni scorsi, ma in attesa dell’annuncio Di Vaio non si sbilancia: «Non è la sede per parlarne, siamo sereni e la volontà di entrambi è di proseguire qui. È un argomento delicato, ogni cosa che uno dice può essere riportata in maniera sbagliata ma siamo sereni e andiamo avanti».