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    Bologna e il suo "san" Lukasz: Skorupski decisivo in Champions

    Bologna e il suo "san" Lukasz: Skorupski decisivo in Champions

    • Alessandro Mossini
    A Bologna, riprendendo il nome del colle che domina la città, è una battuta già fatta: San Lukasz. Perché c’è tanto della parata di Lukasz Skorupski sul rigore della stella degli ucraini Sudakov dopo tre minuti nello 0-0 del Bologna all’esordio in Champions League: finire sotto in quell’occasione avrebbe spento con una secchiata gelida i bollori del Dall’Ara e sul piano tattico avrebbe esposto i rossoblù ai contropiedi degli ucraini. Una bella soddisfazione per il 33enne di Zabrze, che dopo l’addio al calcio di Wojciech Szczesny sta cercando di prendersi la titolarità nella nazionale polacca e che è uno dei rossoblù di maggior corso, essendo alla settima stagione bolognese.
     
    PARARIGORI DA RECORD - Il rigore parato allo Shakhtar rappresenta anche un record per il numero 1 polacco: è il quinto tiro dal dischetto neutralizzato da Skorupski nelle ultime tre stagioni e tra campionati e coppe nessuno ha fatto meglio di lui in Europa. Statistica importante per un ragazzo che una volta era molto meno decisivo in questa fattispecie e che a Bologna ha vissuto anche momenti grigi e di poca fiducia: il lavoro fatto con lo staff di Thiago Motta (e il preparatore dei portieri Dossou-Yovo, che fece crescere Maignan al Psg) e ora con lo staff di Italiano, che ha con sé i preparatori Sicignano e Rosati, sta dando frutti importanti. E la notte da protagonista in Champions League, dove era fermo alle due presenze della stagione 2014-15 nella Roma (era la riserva di Morgan De Sanctis, giocò contro Bayern e Manchester City), lo ripaga della crescita e della maturità di un ragazzo diventato leader di un gruppo che ha perso diversi elementi-chiave della passata stagione. “Sono contento se vinco, non se paro un rigore - ha detto a fine gara - avrei preferito non pararlo e portare a casa i tre punti. Peccato, perché ci è mancato solo il gol”. Intanto, però, Skorupski il gol non l’ha preso: al quinto tentativo, tra serie A e Champions, è la prima volta in questa stagione in cui il Bologna mantiene la porta inviolata. Grazie al suo “san” Lukasz. 

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