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Bologna, Dominguez: "Io, Aguero e Maradona, la verità su quell'aneddoto"

20 dic 2024
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Da Thiago Motta a Vincenzo Italiano è cambiato poco, il Bologna si ritrova ancora lassù e viaggia a una media-punti uguale a quella della scorsa stagione. Tra i segreti della nuova squadra rossoblù c'è la crescita di Benjamin Dominguez, un giocatore che ci ha messo un po' ad ambientarsi al calcio italiano ma che adesso è in rampa di lancio. Classe 2003, l'allenatore lo schiera esterno d'attacco ma può giocare anche trequartista o da seconda punta, arrivato in estate dal Gimnasia La PLata per circa 4 milioni di euro è a caccia del primo gol italiano dopo una rete annullata per un fallo di mano nel giorno del debutto.

IDOLI E MODELLI - In un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Dominguez si è raccontando svelando i suoi idoli e un aneddoto legato a Diego Armando Maradona: "L'idolo è Neymar, ma l'ispirazione l'ho sempre cercata nel Burrito Ariel Ortega (ex, tra le altre, di Sampdoria e Parma, ndr); siamo più o meno alti uguali e forse ho qualche colpo suo, ma lui è un idolo e non voglio fare nessun tipo di paragone. Quando ero in Argentina guardavo spesso il Napoli in televisione e studiavo i movimenti di Dries Mertens.

L'ANEDDOTO SU MARADONA - "Quando giocavo nelle giovanili del Gimnasia Aguero disse che Maradona aveva fatto degli apprezzamenti su un giocatore del vivaio del club; era tutto vero, ma quel ragazzo non ero io. Peccato, però adesso è giusto ristabilire la verità". Conoscere El Pibe per Benja sarebbe stato il sogno di una vita, e quando il primo allenava il Gimnasia nella stagione 2019-20 l'incontro è saltato per un pelo: "Un giorno avevo finito prima l'allenamento così mi decisi ad andare da lui, per conoscerlo. Arrivo ma era già andato via, da poco. Poi scoppiò la pandemia e non ho mai più avuto la possibilità di avvicinarlo, l'ho visto solo da lontano. Se ci fossi riuscito gli avrei detto, che lui per me è Dio; l'avrei fatto con la pelle d'ora alta così. Quando ho saputo della sua morte sono scoppiato a piangere insieme ai miei fratelli. A piangere, e piangere...".