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Quagliarella maestro immortale: Samp, devi rinnovargli il contratto!
Grande serata per Fabio Quagliarella. Alla soglia dei 37 anni, il maestro napoletano ha timbrato una doppietta che lo issa a quota 134 reti in serie A. E a sette gol in campionato, miglior marcatore della sua squadra. Se non si affretta a prolungargli il contratto in scadenza a giugno, la Sampdoria rischia di perdere questo formidabile calciatore che più invecchia e più diventa buono e indispensabile. Le altre reti portano la firma di Caprari, altro primattore, e di Ramirez, pure lui sugli scudi. L'uruguiaiano nel primo tempo ha agito da falso nove, nel tentativo di imporre il tre contro tre ai difensori del Bologna. L'escamotage alla lunga ha pagato, sebbene abbia comportato l'inferiorità numera dei blucerchiati a centrocampo, dove Vieira, Praet e Linetty annaspavano contro Pulgar, Poli e Svanberg, rinforzati dalle volate sugli out di Krejci e Mattiello che inchiodavano Bereszynski e Murru negli ultimi venti metri. Il Bologna si è battuto con coraggio e abnegazione, gli errori difensivi tuttavia hanno neutralizzato le buone intenzioni e condannato alla sconfitta. La trasferta di Empoli diventa uno spareggio, per la squadra -.relegata al terz'ultimo posto in classifica - nonché per Pippo Inzaghi. L'ad Fenucci al termine della gara esclude il licenziamento del tecnico. La Sampdoria finalmente respira. Ha abbandonato la parte destra della classifica e può guardare con fiducia alla trasferta romana contro la Lazio, Martedì in coppa Italia il Bologna affronterà il Crotone e la Sampdoria la Spal.
Atmosfera strana nella ghiacciaia del "Ferraris" spazzata dalla tramontana. Striscioni tenerissimi all'indirizzo di Gianluca Vialli, antico enfants du pays, alle prese con la battaglia della vita: "Noi ti amiamo e ti adoriamo: Forza Gianluca!", Nel finale si leverà lo storico grido: "Luca Vialli tu sei meglio di Pelè" che ha riportato i tifosi sampdoriani all'epoca dello scudetto; In contrapposizione, il nervosismo palpabile della folla che alla vigilia aveva chiesto "risposte vere" al presidente Ferrero, impelagato nell'inchiesta su presunti "prelievi" illeciti dalle casse blucerchiate. Il Viperetta era riemerso dagli spogliatoi appena dopo il fischio di avvio di Abisso (direzione ottima), mimetizzandosi sotto un berretto blucerchiato in tribuna d'onore. E' stato ignorato dalla gente blucerchiata, tendenzialmente governativa e comunque attenta a non danneggiare la squadra. La Sampdoria-squadra ha in effetti altri problemi e non si occupa dei guai nel numero Uno.
Giampaolo ha rimescolato le carte, dai reduci del derby ha lasciato in panca Jankto, Defrel, e Ekdal e ha messo mano a Vieira, Linetty e Caprari. Il Bologna presenta Falcinelli e non Palacio accanto al panzer Santander e Krejci sull'out di sinistra anziché Dijks. Pronti via e la Sampdoria (7') va in vantaggio: il vivace Caprari affonda in dribbling senza trovare opposizioni e serve un cross filante che Praet intercetta sul secondo palo e scarica nel sacco. Gol numero 3 in 81 presenze in blucerchiato per il belga. Il quale peraltro è rimasto nella sua mediocrità attuale per il resto della gara. Il vantaggio dovrebbe far lievitare l'autostima di una squadra arrivata sul prato spelacchiato in crisi di fiducia e invece è il Bologna che mette fuori con decisione il capo e si insedia nella metà campo avversaria. Il ritmo degli emiliani è alto, e i cinque in mezzo al campo per venti minuti si mangiano i dirimpettai genovesi, costringendo la linea difensiva alta di Giampaolo a rinculare. Il pareggio dell'ex Poli (17', cross radente di Svanberg, lievemente corretto da Falcinetti e ribadito in gol dal centrocampista) riporta il Bologna n linea di galleggiamento. Ma il break di Quagliarella (24') ribalta nuovamente il match dalla parte blucerchiata e il terzo timbro di Ramirez (assist micidiale nel nulla da parte di Linetty al 41') fa capire che per il Bologna non è serata.
La ripresa non cambia registro, Ramirez arretra la posizione di una decina di metri e la Sampdoria torna al prediletto 4-3-1-2. Per una decina di minuti la squadra genovese ritrova la fluidità di palleggio che è il marchio di fabbrica della casa, poi il Bologna torna ad insediarsi nella metà campo avversaria Senza risultati palpabili, però. La difesa doriana regge l'urto e le conclusioni di Santander, Krejci e Palacio (subentrato all'11' a Falcinelli e accolto da bordate di fischi, come ex genoano) fischiano dalle parti dei pali e della traversa di Audero. Ed è la Sampdoria a calare il poker con l’immortale Quagliarella che raccoglie un assist di Linetty e buca Skorupski infilando il pallone fra palo e portiere. Così è se vi pare. Il calcio non è matematica. E’ poesia. E anche un po' di pazzia.
IL TABELLINO
Sampdoria-Bologna 4-1 (primo tempo 3-1)
Marcatori: 10' p.t. Praet (S), 17' p.t. Poli (B), 24' p.t., 23' s.t. Quagliarella (S), 40' p.t. Ramirez (S)
Assist: 10' p.t., 40' p.t. Caprari (S), 17' p.t. Mattiello (B), 23' s.t. Linetty (S).
Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Bereszysnki, Tonelli, Andersen, Murru; Linetty (39' s.t. Jankto), Vieira (17' s.t. Ekdal), Praet; Ramirez; Caprari (19' s.t. Defrel), Quagliarella. All. Giampaolo
Bologna (3-5-2): Skorupski; Calabresi (18' s.t. Orsolini), Danilo, Helander; Mattiello, Poli (39' s.t. Nagy), Pulgar, Svanberg, Krejci, Santander, Falcinelli (10' s.t. Palacio). All. Inzaghi.
Arbitro: Rosario Abisso della sezione di Palermo
Ammoniti: 8' s.t. Calabresi (B), 10' s.t. Tonelli (S), 22' s.t. Santander (B), 24' s.t. Palacio (B), 33' s.t. Linetty (S), 43' s.t. Bereszynski (S)