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  • Bologna, ag. Mudingayi:|'Una big o resta qui'

    Bologna, ag. Mudingayi:|'Una big o resta qui'

     

    Dottor Pastorello, in questi giorni si sta discutendo del futuro di Mudingayi: a che punto è la trattativa per il rinnovo del contratto del centrocampista?

    “Non ci sono trattative in corso. Credo che il management del Bologna voglia, giustamente, acquisire prima di tutto la salvezza matematica, per non creare frizioni all’interno dello spogliatoio; oltretutto non c’è solo Gaby ad avere un contratto a breve scadenza, inteso come questo giugno o il 2013. Per un trattamento uguale nei confronti di tutti penso si voglia aspettare prima l’arrivo della salvezza matematica, per poi iniziare a parlare”.

     

    In attesa della trattativa vera e propria, si può però dire che –dopo un inizio non semplice- ora il giocatore sembra essersi innamorato di Bologna?

    “La posizione di Gaby è sicuramente cambiata, già dall’anno scorso ma in modo particolare con l’arrivo di Pioli, che apprezza oltremodo e con il quale è nato un grande feeling. Non escludo, quindi, che ci possa essere la possibilità di rinnovare, ma bisognerà discuterne. L’aspetto economico e finanziario hanno rilevanza, tenuto anche conto del fatto che per Gaby, data l’età, il prossimo sarà l’ultimo contratto importante e ovviamente occorrerà valutare tante cose. La disponibilità, però, è assoluta”.

     

    Per Mudingayi si è parlato anche dell’interessamento di Juventus e Milan: è reale o son solo voci?

    “Non posso confermare nulla. Con il massimo rispetto nei confronti di tutti, a mio avviso squadre di grande livello come Juventus, Milan, Inter, Lazio e Roma, un giocatore come Mudingayi non ce l’hanno: lui potrebbe tranquillamente essere titolare in queste formazioni. E’ quindi normale che nel fare il mio lavoro, e quindi nel ricercare il meglio per i giocatori che seguo, io stia lavorando nel tentativo di dare una possibilità del genere a Gaby. Se però non dovesse arrivare un’opportunità di questo livello, sono convinto che piuttosto che muoversi per andare in una squadra non di questo rango, Gaby rimarrebbe volentieri anche a Bologna”.

     

    Messa così, sembra che il Bologna sia un’eventualità in caso di rifiuto o non interessamento delle altre big.

    “Non è del tutto esatto. E’ lo stesso discorso che mi trovo a fare per Giuseppe Rossi: o va in una delle grandi squadre o resta al Villareal. Questo non vuol dire mancare di rispetto al Villareal, ma è normale che un calciatore abbia delle ambizioni e voglia provare, in carriera, a vincere qualcosa. Quindi non è solo una questione economica: e andando in certi club, questa aspirazione si potrebbe concretizzare, realizzando il sogno di giocare per un campionato o una Coppa internazionale. Nel momento in cui dovessero arrivare certe offerte, come poi sono arrivate – vedi Fiorentina e Udinese – Gaby resterebbe volentieri a Bologna”.

     

    Per quanto riguarda invece Marco Di Vaio, c’è già il nero su bianco per il suo futuro da dirigente?

    “No, il contratto non è ancora stato firmato. Ma al di là del fatto che ci sono stati interlocutori diversi, non c’è nessuna preclusione e decideremo quando sarà il momento”.

     

    Suoi assistiti a parte, come sta vedendo il Bologna? La squadra può ambire a qualcosa di più di una posizione di medio-bassa classifica?

    “E’ normale che a Bologna si sia acceso l’entusiasmo, perché sulla carta il Bologna dovrebbe ambire a delle posizioni ben diverse da quelle vissute, purtroppo, negli ultimi anni: il blasone della società e della città lo giustificherebbe in pieno. La crisi, però, si fa sentire anche nel nostro settore e oggi trovare degli investitori pronti a mettere mano al portafoglio è sempre più difficile. Penso che comunque questo pool di bolognesi abbia dato un’identità e una solidità dal punto di vista finanziario, e le competenze assolute del direttore Zanzi e di mister Pioli saranno d’aiuto per fare l’abitudine a certe prestazioni da parte del Bologna”.

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