Una frase d'amore per il Bologna vale come un tradimento per il Bari. L'ultima conferenza stampa di Jean Francois Gillet ha suscitato le ire profonde dei tifosi biancorossi, che si sono sentiti snobbati dall'ex bandiera, idolo, nonché recordman assoluto di presenze. 'A Bologna c'è un'organizzazione perfetta, la società funziona a meraviglia e la gente tifa all'unanimità per noi. Magari fossi arrivato prima!'. Un concetto, quest'ultimo, che è sembrato rinnegare gli oltre dieci anni trascorsi tra i galletti.

Sui forum dei principali siti dedicati al Bari, molti sono stati gli attacchi al portiere belga, accusato, peraltro, di non aver portato all'attenzione generale le incredibili frizioni nello spogliatoio durante lo scorso anno: una situazione che può aver contribuito a far esplodere lo scandalo scommesse. Un aspetto che Gillet non ha voluto commentare. Il 32enne di Liegi, invece, ha voluto chiarire le dichiarazioni rilasciate a Bologna. 'Mi fa male sapere dell'ira dei tifosi nei miei confronti', ha detto il portiere. 'Non ho rimpianti per la mia lunga permanenza a Bari. La mia esperienza in Puglia resta un punto d'onore ed è stata così lunga anche per mia volontà. Volevo solo affermare che se fossi giunto prima a Bologna o in un'altra compagine di A, avrei potuto giocare più a lungo nella massima categoria. Bari, però, è casa mia e quando smetterò tornerò sicuramente a viverci'. Il chiarimento, però, non ha smontato del tutto la rabbia dei sostenitori biancorossi. Che, frustrati da mille vicissitudini, hanno ormai perso pazienza e comprensione. Anche nei confronti degli idoli.