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    Boca Juniors, il viaggio della speranza: 40 fuoristrada, i cannibali e lo stadio a 4000 metri per la Copa Sudamericana

    Boca Juniors, il viaggio della speranza: 40 fuoristrada, i cannibali e lo stadio a 4000 metri per la Copa Sudamericana

    • Alessandro Di Gioia
    Il viaggio della speranza per disputare una partita di Copa Sudamericana. No, non è l'ultimo film di Indiana Jones con il decano degli esploratori Harrison Ford a fungere da protagonista, bensì è l'avventura capitata ad una delle squadre argentine più famose al mondo, il Boca Juniors tanto caro a Diego Armando Maradona, che ha pareggiato 0-0 sul campo dei boliviani del Nacional Potosì, nella gara valida per il Gruppo D del torneo per club sudamericano, con gli Xeneizes che hanno fallito un calcio di rigore con il Pipa Dario Benedetto.

    LO STADIO A 4000 METRI - La parte più interessante non è però quella che riguarda la partita, e non solo per lo scialbo pareggio a reti bianche. Per una volta, l'accaduto in campo lascia spazio a quanto successo fuori, in particolare il viaggio da Buenos Aires a a Potosì: una vera e propria traversata da parte degli argentini, per raggiungere l'impianto sportivo, lo Stadio Víctor Agustín Ugarte, situato ad oltre 4000 metri sul livello del mare, nella cordigliera delle Ande.

    I 40 FUORISTRADA, LE BOMBOLE E LE ANTENNE SATELLITARI - La città boliviana infatti non è dotata di strutture alberghiere in grado di ospitare la squadra e lo staff degli ospiti: per questo il Boca, allenato da Martinez, ha dovuto sostare a Sucre, a 158 chilometri dalla destinazione finale, con l'ultima tappa del viaggio che è stata effettuata a bordo di 40 fuoristrada, tutti dotati all'interno di bombole d'ossigeno, nel caso in qualcuno avesse avvertito problemi di respirazione causati dall'altitudine, e antenne satellitari, nel caso in cui i cellulari avessero smesso di funzionare.

    LE TRIBU' DI CANNIBALI E GLI INCIDENTI - Più di quattro ore di viaggio in un paesaggio quasi lunare, attraversato da una strada considerata molto pericolosa, a causa dello spazio impervio e della presenza di tribù di cannibali che vivono nella zona. Oltre al pericolo di percorrerla in auto: lo scorso lunedì in quel tragitto c'è stato un incidente stradale che ha coinvolto un autobus, con 4 morti e 36 feriti totali. Insomma, non proprio la trasferta più comoda del mondo, per usare un eufemismo. Vedere per credere.
      @AleDigio89

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