Che fine ha fatto? Mario Jardel, dalla Scarpa d'oro e l'Ancona alla droga e la depressione
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LA SCARPA D'ORO E IL BOMBER DEI RECORD - Il contraltare? Si parla di uno degli attaccanti più forti e più prolifici dell'intero globo, negli anni che vanno dal 1996 al 2003: 125 reti in 130 partite in quattro anni al Porto, 22 gol in 24 partite nella parentesi turca al Galatasaray, poi il ritorno in pompa magna in Portogallo, questa volta allo Sporting Lisbona, dove vince la Scarpa d'oro.
LA DROGA, LA DEPRESSIONE E LA CURVA SBAGLIATA ALLA PRESENTAZIONE CON L'ANCONA - Il nemico? Il più grande, la cocaina. A causa di cattive amicizie, della fine del rapporto con la moglie e della depressione, dovuta alla morte del padre e ai problemi di alcolismo della madre, il brasiliano comincia a sniffare. Da ricordare un episodio italiano: nel giorno della sua presentazione con i marchigiani, va sotto la curva a palleggiare per prendersi gli applausi, ma la sua performance farà scaturire solo fischi e insulti, perché il brasiliano si era presentato in realtà sotto il settore ospiti occupato dai tifosi del Perugia.
IL GF VIP E LA TRUFFA SUL REALITY LGBT - Poi l'addio al calcio e la disintossicazione, dopo l'aiuto psicologico, e l'avventura, al Grande Fratello Vip. L'ex calciatore brasiliano ha preso parte al reality in Portogallo, con lui anche Bruno de Carvalho, presidente dello Sporting Lisbona dal 2013 al 2018. Non è finita qui: Jardel è diventato anche il testimonial del “primo reality show LGBTQ+ della storia”, peccato fosse tutta una truffa orchestrata da agenti senza scrupoli.
@AleDigio89