Kevin Prince Boateng ha rilasciato una lunga intervista a Fox sport parlando dello storico cambio societario al Milan: “A essere sinceri, lo spogliatoio era proprio tranquillo, perché non bisognava provare nulla. Forse, ero io l’unico a doverlo fare, ma, in questo, mi hanno aiutato. Mi hanno mostrato rispetto, più di quanto potessi pensare. Far parte di un gruppo così grande mi ha aiutato molto. Non c’erano gelosie di alcun genere, perché erano tutti campioni, tutte superstar. Quindi, non dovevano dimostrare niente a nessuno. Se parli del Milan, il primo nome che ti viene in mente, prima ancora dei giocatori che hanno vinto il Pallone d’Oro, è quello di Silvio Berlusconi. Con lui fuori, se ne va una parte importante del Milan, ma credo che, per ogni grande storia, ci sia anche una fine. È strano, molto strano. Un Milan senza Berlusconi e senza Galliani è un Milan difficile da spiegare. Se tu pensi al Milan pensi a Berlusconi e Galliani. Ogni seconda domanda è: com’è Berlusconi? Li colleghi subito. Ogni inizio ha una fine. Ora vedo molto bene il Milan e speriamo che vadano avanti così e mettano un po’ di soldi per comprare giocatori e vincere la Serie A. Seguo ogni partita del Milan e, per me, quello in corso è un progetto interessante. Montella sta facendo un grande lavoro, mi piace, ad esempio, vedere che Donnarumma, adesso, non tira tutti i palloni lunghi, ma gioca la palla. Mi piace poi vedere che la squadra lotta. Derby? Come sempre, spero che vinca il Milan. Ciononostante, sarà dura, perché l’Inter sta giocando un grande calcio. In ogni caso, si tratta di una partita, novanta minuti. Nel derby, tutto può succedere”.