Milan, El Shaarawy: futuro in bilico
Doveva essere l'anno della consacrazione, è stato un 2013 da dimenticare. El Shaarawy non vede l'ora di gennaio, per lasciarsi alle spalle dodici mesi da incubo. Solo due gioie, le due reti contro Inter e PSV Eindhoven, tante delusioni e incompresioni. Che hanno messo in ombra il suo talento e quanto fatto di buono nella seconda parte del 2012. Dalla presunta incompatibilità tattica con Balotelli, alla crisi in zona gol, dal viaggio da turista in Brasile con l'Italia per la Confederations Cup ai problemi fisici, passando le numerose e immancabili voci di mercato e dal rifiuto all'Anzhi. In questa stagione il Faraone ha collezionato una lesione al bicipite femorale della gamba destra e una micro-frattura al quarto osso del metatarso del piede sinistro, per un totale di tre mesi e mezzo ai box. La sfida di Champions League del Meazza contro l'Ajax doveva essere il match della svolta, è servito invece per tornare a casa con una nuova infiammazione alla zona del piede sinistro precedentemente fratturata, con conseguente nuovo stop. Mai i problemi non finiscono qui: El Shaarawy sarebbe dovuto rientrare il 6 gennaio, per la sfida con l'Atalanta, ma il controllo ad Amsterdam dal professor Van Dijk ha allungato i tempi di recupero.
Nonostante la prima parte della stagione trascorsa in tribuna a fare il tifo, il Faraone continua ad aver mercato. Nelle ultime settimane hanno bussato alla porta del Milan il Galatasaray e l'Arsenal, che già in estate aveva fatto un tentativo. Il diretto interessato ha ringraziato e respinto ogni tipo di avance, ha detto no alle ipotesi prestito Genoa e Torino, vuole lasciare il segno nel Milan e riprendersi la maglia da titolare. Ma il tempo a sua disposizione sta per finire, se non tornerà a fare la differenza a giugno sarà messo sul mercato. A meno che a gennaio arrivi un'offerta troppo ghiotta per essere rispedita al mittente.