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    Bisseck: 'All'Inter per diventare il migliore al mondo. Devo conquistare Inzaghi, ma c'è una barriera linguistica'

    Bisseck: 'All'Inter per diventare il migliore al mondo. Devo conquistare Inzaghi, ma c'è una barriera linguistica'

    Yann Bisseck difensore tedesco acquistato in estate dall'Inter, ha parlato al sito Geissblog passando dalla scelta di approdare in nerazzuro agli obiettivi futuri.

    INCREDULO - “Te ne rendi conto solo col tempo. Quando ho giocato in Danimarca e il nome dell'Inter è uscito per la prima volta, ero un po' incredulo. Ora sono davvero arrivato e ho il mio appartamento. Devo ancora imparare l'italiano, ma lo capisco in gran parte perché parlo francese, e ci sono molte somiglianze. Non appena avrò imparato la lingua, mi sentirò completamente a casa"

    CONTRATTO LUNGO - "Naturalmente all'inizio devo avere pazienza, lavorare per inserirmi e imparare un po', perché sono uno dei giocatori più giovani della rosa. Ma guardando al contratto di cinque anni, il piano è che io diventi uno dei migliori difensori al mondo. Mi viene riconosciuto il potenziale e questo è il posto migliore per svilupparlo, anche se all'inizio potrebbe volerci un po' di tempo. Ma penso che a lungo termine sia assolutamente la decisione giusta".

    GOSENS - "No, non conoscevo Robin prima. Quando ero qui, mi ha parlatoo molto e mi ha aiutato molto nelle prime settimane. Penso che sia un peccato che se ne sia andato, ma è in buone mani a Berlino". 

    SAN SIRO - "San Siro è uno stadio straordinario. È stato travolgente per quanto sono rumorosi i tifosi e quanto sono appassionati. Naturalmente c'era anche pressione perché l'allenatore si aspettava qualcosa da me. Ma per la maggior parte è stata solo una gioia perché ho giocato ufficialmente per l’Inter e ho fatto il passo successivo nella mia carriera ed è stata una sensazione molto bella".

    INZAGHI - "Naturalmente c'è ancora una piccola barriera linguistica perché qui si parla poco inglese. Ma è per questo che sto imparando l'italiano e ora capisco con più precisione cosa mi chiede. Devi guadagnarti la fiducia con lui".

    IN CAMPO? - "Già nei primi allenamenti ho notato che dovevo prima mettermi alla prova e che non potevo nemmeno pensare di giocare. Prima dovevo dimostrare in allenamento che ero un'alternativa per il suo gioco. Ad essere sincero, non ci ero abituato. Nei miei club precedenti avevo la certezza che avrei giocato comunque".

    NAZIONALE - "Quando giochi nell'Inter, speri sempre di avere l'attenzione dell'allenatore della Nazionale. Ovviamente adesso devo giocare i miei minuti. Il mio buon amico Malick Thiaw è un ottimo esempio. Quando ha ottenuto il suo spazio, è stato chiamato dalla nazionale".

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